di Teresa Lombardo – Conferenza stampa convocata ieri mattina a Palazzo di città dai capigruppo dell’opposizione. Nella sala al primo piano il vice presidente del Consiglio Antonio De Fazio, Antonio Gengaro, Gennaro Romei e Giovanni D’Ercole. Questa volta la minoranza spara a zero con la maggioranza “non coesa”. Passo dopo passo informano quello che è successo in seno all’assise pubblica: si è discusso fino alle ore 24.30 per non approdare a nulla. “E’ successo il ‘putiferio’ – spiega De Fazio – quando si è trattato di nominare i componenti delle Commissioni tecniche ex legge 219. La maggioranza si è trovata al suo interno un franco tiratore che anzichè votare uno dei suoi componenti ha preferito uno dei nostri”. Fin qui, solo constatazioni, nulla di eccezionale. Il bello arriva ora: “Il presidente annulla la votazione, mettendo innanzi – continua Gennaro Romei – criteri discutibili che sembrano “contraddirsi con quanto scritto – incalza Giovanni D’Ercole – Secondo Vetrano: 1) due almeno devono essere i tecnici all’interno dell’organismo: a noi ci è stato contestato che a fianco al nome indicato avevamo apposto anche la dicitura ‘architetto’; 2) doveva essere indicato il nome e cognome.. e la minoranza lo ha fatto. Di contro la maggioranza si è trovata ad indicare solo i cognomi dei componenti; 3) a parità di voto viene scelto chi riveste una carica di natura tecnica; 4) in caso di ulteriore parità sarà scelto quello più giovane: dunque bisognava indicare la data di nascita, e noi lo abbiamo fatto, la maggioranza no. Quale sarebbe stato il criterio identificativo, altrimenti?”. Una votazione annullata, contro la quale il consigliere comunale di Libera Città nonchè Procuratore della Repubblica di Ariano Irpino Amato Barile si è riservato di studiare la questione, perchè ritiene che ci sia stato un abuso”.
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