Commissione Anticamorra – Galasso: “Avellino non è isola felice”

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Con il saluto del Sindaco, Giuseppe Galasso, ha preso il via l’audizione della Commissione di Inchiesta Anticamorra, presso la sala consiliare del Comune di Avellino. Partecipano all’incontro con il territorio e con le istituzioni locali, il presidente, Gianfranco Valiante, il vice presidente, Angelo Marino, i consiglieri regionali Antonia Ruggiero (PdL), Rosa D’Amelio e Angela Cortese, del Pd, Ettore Zecchino (Caldoro presidente), Pietro Foglia (Udc) e l’ex questore Franco Malvano, consigliere del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. “Dopo l’incontro con i Sindaci del Cilento e, particolarmente, di Pollica, con l’audizione dei Sindaci della provincia irpina prosegue il percorso della Commissione Anticamorra per ascoltare le problematiche del territorio, dei Sindaci e degli enti locali al fine di promuovere iniziative contrasto alle infiltrazioni criminali nella vita pubblica” – ha sottolineato il presidente Valiante; vogliamo ascoltare la voce dei Sindaci, con particolare riferimento alle possibili contaminazioni della camorra nell’ambito delle procedure delle gare di appalto bandite dai Comuni, per dare il nostro supporto nella adozione delle iniziative necessarie per contrastarle”. Dai Sindaci partecipanti, tra i quali i primi cittadini di Nusco, Quindici, Lioni Calitri, è stata sottolineata l’importanza dell’iniziativa, “che – hanno sottolineato – mette a sistema l’impegno di tutte le istituzioni e di tutte le forze poltiiche contro la camorra e la criminalità organizzata rafforzando e promuovendo la cultura della legalità”. “Avellino non è un’isola felice dal punto di vista dei tentativi di infiltrazioni criminali – ha sottolineato il Sindaco Galasso – ma abbiamo forze dell’ordine e prefettura capaci di grande controllo del territorio; ad Avellino sono stati appaltati lavori per più di cento milioni di euro, sono state richieste le necessarie certificazioni antimafia; sono, poi, subentrate cause che hanno determinato il blocco delle gare di appalto. Occorrone regole certe e veloci sulla materia degli appalti pubblici che garantiscano dalle infiltrazioni criminali ma che consentano anche tempi certi e regole certe affinchè i Comuni possano procedere con gli appalti, a tutela delle opere da realizzare, delle imprese e dei lavoratori coivolti: serve un modello unico di appalto ed una stazione appaltanete unica per gestire tutti gli appalti degli enti pubblici per garantire il contrasto delle attività criminali e per superare le farraginosità burocratiche connesse che, spesso, determinano rallentamenti dei lavori, contenzioso e danni per l’occupazione”.

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