Columbus Day: il Codacons chiede l’indagine della Corte dei Conti

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Dopo la levata di scudi da parte del Ministro Emma Bonino, oggi giunta a ‘miti consigli’ con la Presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo Mastella, a gettare benzina sul fuoco del Columbus Day è l’europarlamentare padano Borghezio. ‘Una disinvolta scampagnata con amici’, ‘un insulto alla situazione occupazionale della regione’, questi i tormentoni che hanno maggiormente caratterizzato l’appuntamento della Campania negli Usa e hanno fatto diventare la nostra regione un ‘caso nazionale’. Soprattutto a livello di cifre. Anche se la laconica precisazione della Lonardo – “Abbiamo speso di meno e portato più gente” – non sembra aver convinto né sembra aver gettato acqua sulle forti polemiche maturate negli ultimi giorni. “La delegazione del Consiglio regionale della Campania – aveva precisato Alberto Borrelli, portavoce del presidente del Consiglio regionale della Campania – è presente al Columbus Day con nove consiglieri regionali, compresa la presidente, Sandra Lonardo, e tre persone dello staff. Da come si evince, in tutto dodici persone”. Come ha precisato la presidente del parlamento regionale, si tratta di 300 mila euro di fondi Por stanziati dalla Giunta regionale e di 50mila euro a testa impegnati direttamente dalle Province ( nella foto, insieme all’on.Giusto, gli assessori prov.li, Petoia ed Alaia con il consigliere Monaco). “Il presidente – d’obbligo la risposta di Marco Di Lello, assessore regionale al turismo – dovrebbe sapere che la Giunta ha concesso l’utilizzo di fondi non certo su mia proposta”. Discrasia anche nelle intenzioni: sono stati raggiunti gli obiettivi della missione? Molti, tra cui Di Lello, sono gli scettici, molti meno i ‘convinti’. Poi la bordata Codacons. I consumatori, infatti, avanzano la richiesta: un’indagine dalla Corte dei Conti.

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