Collegamento per il Cimitero, Filt CGIL: “Meglio creare una nuova linea”

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La FILT CGIL di Avellino – Benevento, in riferimento alla richiesta del collegamento tra “il centro città e il Cimitero”, precisa in una nota che “… le segnalazioni giunte alla Federconsumatori sono legittime e vanno rispettate, perché provengono dai cittadini, ma l’interlocutore, a cui va rivolta la protesta, non può essere la CTI-ATI, ma il Comune di Avellino. Il collegamento da Via Francesco Tedesco all’ingresso del cimitero, viene effettuato dalla ditta appaltatrice dei servizi cimiteriali, alla quale è stato affidato dall’Amministrazione Comunale il relativo servizio, per tanto l’azienda CTI-ATI è del tutta estranea alle proteste sollevate”.

“In tutta onestà vorremmo puntare il dito contro l’Amministrazione – afferma Luca Napoli Segretario Provinciale FILT-CGIL – perché chiede servizi aggiuntivi senza volerli inserire nel contratto, il tutto a discapito dei lavoratori. Non riusciamo a capire come l’Amministrazione Comunale, titolare del contratto di servizio, possa richiedere a mezzo stampa il ripristino delle corse per il cimitero all’azienda urbana CTI-ATI, sia perché il collegamento del centro città col cimitero non è inserito nel contratto con quest’ ultima, sia perché le dette corse non sono mai state effettuate dall’azienda urbana, se non sulla tratta Atripalda – Avellino – Mercogliano, con costi a carico della Provincia, e vengono effettuate con regolarità.
La soluzione proposta – aggiunge Napolitano – è davvero assurda e fa capire tutta la incompetenza in materia trasportistica, in quanto la linea 10 viene utilizzata da centinaia di utenti provenienti da tutta la provincia per recarsi presso la Città Ospedaliera, prolungando la tratta, che sicuramente non è di 300 metri, come qualcuno asserisce, confondendo centimetri con i metri, creerebbe un danno enorme per gli utenti. La linea “centro città – cimitero” essendo nel territorio urbano, il Comune può tranquillamente istituirla, modificando il contratto con l’azienda Urbana e, se ci tiene alla sua istituzione, realizzarla. E’ chiaro che le cose vanno studiate e non buttate lì da qualcuno che, pur di essere al centro dell’attenzione dice cose senza valore e prive di ogni tecnica trasportistica, dimenticando che ciò comporterebbe aumenti di km, tempi di percorrenza, riduzione dell’attuale frequenza della linea dagli attuali venti minuti ai trenta/quaranta minuti, il tutto a discapito sia dell’utenza che dei lavoratori. Quindi sarebbe il caso di parlare di creazione di una nuova linea, con aggiunta dei km a quelli già affidati alla CTI-ATI, senza interferire con le esigenze di moltissimi utenti, che hanno esigenze diverse, anche se ciò sarebbe un doppione di quella attuale con uno sperpero di risorse”.

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