Anche nella provincia di Avellino si stanno avviando le operazioni per la vendemmia 2008 che presentano, sul piano organizzativo, un’importante novità riguardante l’introduzione, per la prima volta nel nostro Paese, dei “voucher” vendemmia.
Nelle settimane scorse è stata emanata dall’Inps la circolare che rende operativa la fase di sperimentazione prevista dalla normativa. Si tratta di un provvedimento lungamente atteso che va incontro alla proposte avanzate da Coldiretti in materia di trasparenza e legalità e che offre nuove opportunità di reddito a categorie particolarmente deboli (pensionati e studenti fino a 25 anni di età) senza per questo destrutturare il mercato del lavoro agricolo.
Proprio al fine di dare un’adeguata informazione alle aziende irpine sulle novità apportate nel lavoro da tale normativa, che dal prossimo anno sarà estesa anche ad altri settori produttivi agricoli, e sugli adempimenti da porre in atto per poter accedere a questa forma di prestazioni di tipo accessorio e occasionale, la Coldiretti ha promosso un incontro presso la sede di via Iannacchini, al quale hanno preso parte numerosi titolari di aziende vitivinicole che con molta attenzione ed interesse hanno seguito le puntuali e precise informazioni fornite in merito dai dirigenti dell’Inps, Giuseppe Grasso e Mario Dattoli, e dal responsabile provinciale del Patronato Epaca, Roberto Contento.
I voucher (o buoni lavoro) possono essere acquistati dal datore di lavoro al prezzo di 10 euro, comprensivo del costo dell’assicurazione e saranno utilizzati per la retribuzione del prestatore d’opera (a cui andranno, per ogni buono, 7,5 euro netti).
I voucher si possono acquistare presso l’Inps o in via telematica o in forma cartacea (stampati in modalità anticontraffazione), anche per il tramite di Coldiretti. Il lavoratore potrà incassare il corrispettivo di ogni singolo voucher (euro 7,5) che gli sarà consegnato dal datore di lavoro al termine della prestazione presso qualsiasi ufficio postale.
Nell’incontro è stato debitamente precisato che ciascun datore di lavoro, nell’ambito della sperimentazione condotta durante la vendemmia 2008 (fino al 31 dicembre 2008), può utilizzare prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio da parte di studenti (fino a 25 anni di età) e pensionati nei limiti di un tetto di spesa di 10.000 euro. Per il lavoratore, l’attività lavorativa di tipo occasionale accessoria non può dare luogo a compensi superiori a 5.000 euro nell’anno 2008 da parte del singolo datore di lavoro.
Prima dell’inizio del rapporto di prestazione occasionale, sia il datore di lavoro che il lavoratore devono registrarsi presso l’Inps. Le aziende agricole committenti devono effettuare anche la comunicazione preventiva all’Inail.
Grasso e Dattoli hanno sottolineato che tale tipologia di lavoro non produce reddito a fini fiscali e quindi è cumulabile con altri redditi, anche con quelli da pensione.
In altre Regioni dove la vendemmia già è in corso questa nuova forma di tipologia di lavoro sta riscuotendo molto successo (è già stata superata la quota di 73mila voucher venduti soprattutto in Veneto, Lombardia e Friuli). Per far fronte a tutti gli adempimenti previsti dal nuovo tipo di prestazione di lavoro occasionale, la Coldiretti di Avellino, con il supporto del Patronato Epaca, ha già attivato un apposito servizio di assistenza e consulenza per i datori e i lavoratori presso i propri uffici.
“Con i voucher si garantiscono tutele assicurative e previdenziali – sottolinea il direttore della Coldiretti irpina, Giuseppe Licursi – a tutti quei lavoratori occasionali, come appunto studenti e pensionati, che trovano nella vendemmia un’opportunità di guadagnare qualcosa per integrare il proprio reddito, evitando la piaga del lavoro nero. Allo stesso tempo, il nuovo sistema porta una semplificazione degli adempimenti burocratici a carico delle imprese agricole, facilitando anche la lotta al lavoro illegale”.
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