MONTORO – Il Gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella ha convalidato l’arresto eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Solofra del quarantatrenne pregiudicato A.D.A, da tempo domiciliato a Montoro, gravato da diversi precedenti , applicandogli come chiesto dalla Procura di Avellino la misura degli arresti domiciliari. Il quarantatrenne, difeso dal penalista Alberico Villani, in sede di convalida dell’arresto si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti per la Procura e per il Gip, ci sono gravi indizi di una vera e propria attività di spaccio. Alla luce degli elementi raccolti dai militari agli ordini del capitano Gianfranco Iannelli, che nel pomeriggio di due giorni fa avevano fatto scattare il blitz che ha portato prima ad identificare e bloccare un cliente del quarantatrenne e successivamente al termine di una perquisizione all’interno dell’abitazione dell’indagato, trovare elementi che hanno portato a sospettare una vera e propria attività di spaccio.
LA VICENDA
I militari del Norm di Solofra agli ordini del capitano Gerardo Ferrentino avevano da tempo segnali che il quarantatrenne potesse avere avviato nella zona montorese un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Cosi e’ scattato un vero e proprio servizio di osservazione che ha avuto esito positivo. Nei pressi dell’abitazione dell’uomo e’ stato avvistato un soggetto che era già noto quale abituale consumatore di sostanze stupefacenti. Lo stesso, dopo aver parlato a telefono saliva nell’abitazione dell’indagato. I Carabinieri hanno deciso dunque di intervenire. Prima bloccando a qualche centinaio di metri dall’abitazione il cliente, che è stato trovato in possesso di 0,32 grammi di stupefacente, poi risultato crack e dopo aver avuto evidenze anche dal cellulare dello stesso che la droga era stata acquistata dal 43enne, decidendo di eseguire una perquisizione nella sua abitazione. Qui i militari dell’ Arma hanno trovato tutto quanto utile per l’attività di spaccio. Due bilancini di precisione, carta cellophane, una somma di mille e quaranta euro divisa in banconote di piccolo taglio dai cinque ai venti euro. Tutti elementi per cui alla luce delle indagini dei Carabinieri il Gip ha condiviso la richiesta di applicazione degli arresti domiciliari e ha convalidato l’arresto del pregiudicato, che tra l’altro non avrebbe saputo giustificare il possesso della somma trovata nella sua abitazione.