“Cinque anni che non si cancellano”: Nargi conclude la consiliatura. Martedì arriva il commissario

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L’ultimo atto della consiliatura targata Gianluca Festa si conclude – come del resto prevedibile – senza il grande protagonista di quest’amministrazione comunale, ovvero lo stesso sindaco dimissionario. In aula a guidare l’assise la sindaca facente funzione Laura Nargi, tra l’altro nel giorno del suo compleanno. Il sipario su quest’esperienza amministrazione, dunque, cala in una domenica di metà aprile dai toni decisamente estivi con l’approvazione del documento unico di programmazione 2024-2026 e il bilancio di previsione. E’ la stessa sindaca a relazionare sul documento. Il mandato di Nargi scadrà tra poco più di 24 ore. Martedì è infatti attesa la nomina del commissario prefettizio che traghetterà l’ente di Piazza del Popolo al voto dell’8 e del 9 giugno.

“Questi cinque anni non si cancellano – sentenzia in aula la sindaca facendo anche riferimento all’assenza “del nostro sindaco”. “Nel 2019 – continua Nargi – abbiamo votato per il piano di riequilibrio. Prima di noi si parlava addirittura di dissesto, scelta che avrebbe gettato la città nel baratro. Abbiamo invece ripianato tutti i conti e ora si può programmare una vera città del futuro. Tutto questo grazie al nostro sindaco Festa, alla sua caparbietà e alla sua visione e i numeri sono incontrovertibili”. Non è mancato un saluto anche all’opposizione: “Li ringrazio per il lavoro svolto, un alcune occasioni c’è stata sintonia”.

In un’assise dai toni accesi – e non solo per il caldo – segna punti anche la minoranza. Nicola Giordano ottiene l’inserimento nel bilancio di previsione di 20mila euro per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. Via libera all’unanimità anche al Regolamento per la destinazione e l’utilizzo dei beni sequestrati o confiscati, su proposta del consigliere Francesco Iandolo.

“Un’iniziativa importante – commenta quest’ultimo – perché un comune nel quale non ci sono ancora Beni Confiscati (nonostante i sequestri multimilionari degli ultimi mesi potrebbero presto arrivare a confisca) si dota di uno strumento necessario a contrastare concretamente le mafie attraverso la restituzione alla collettività dei loro simboli del potere attraverso il riutilizzo per fini istituzionali o sociali. Un regolamento che permetterà una gestione trasparente e coraggiosa di quei beni che rappresentano il maltolto e che qualunque amministrazione dovrebbe valorizzare per dare segni concreti di speranza. Grazie a Libera Avellino per aver sollecitato la deliberazione come atto coraggioso e di esempio per tutta la provincia che possa seguire il comune capoluogo dotandosi di questo prezioso strumento di gestione di quello che prima di tutto è un patrimonio pubblico da tutelare e valorizzare” conclude Iandolo.