Cgil prenderà parte a mobilitazione di Napoli per la sanità

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Giovedì 16 giugno 2011, la Cgil di Avellino prenderà parte alla mobilitazione regionale contro le politiche sanitarie del Governo regionale e contro le misure del piano attuativo regionale sanitario che penalizzano il sistema di assistenza sanitario irpino. Saranno 5 i pullman che dall’Irpinia partiranno alla volta del capoluogo partenopeo dove è previsto l’allestimento di un presidio di fronte Palazzo Santa Lucia,oltre ad altri partecipanti alla mobilitazione che raggiungeranno Napoli con mezzi propri. La partenza da Avellino, Lioni, Bsaccia e Sant’Angelo dei Lombardi è prevista alle ore 8. Il concentramento dei manifestanti è previsto alle ore 9.30 in piazza Trieste e Trento a Napoli. Questa mattina, nel corso della conferenza stampa organizzata presso la sede provinciale, Vincenzo Petruzziello e Luigi Mauro, rispettivamente segretario provinciale CGIL e segretario provinciale FP CGIL, hanno ribadito le motivazioni della mobilitazione. Nel corso della conferenza stampa sono stati affrontati anche le vicende dell’inchiesta che ha interessato l’ospedale Moscati di Avellino e la problematica delle cooperative sociali. La CGIl di Avellino, nel ribadire la fiducia negli organi di giustizia, invita la magistratura a fare presto e concludere le indagini, per garantire una veloce definizione della vicenda. Nel frattempo si ribadisce la necessità di non privare le pazienti dell’assistenza di qualità fino ad oggi garantita dal personale medico della “Breast Unit”, garantendo la continuità nell’assistenza, l’effettuazione degli interventi per le gravi patologie, che non possono certo attendere i tempi della giustizia. Alla manifestazione di giovedì parteciperanno anche gli operatori delle cooperative sociali per portare all’attenzione della regione la loro vertenza e per chiedere un piano di gestione delle cooperative sociali più stabile ed efficiente. Sulle vicende strettamente legate al piano sanitario, il segretario provinciale della FP CGIL ha presentato nel corso della conferenza stampa una proposta per la riorganizzazione degli ospedali irpini: “In relazione alle ipotesi di ristrutturazione della rete ospedaliera ed alla paventata chiusura dei presidi di Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia a fronte del rischio concreto di non attivare in tempi brevi una nuova organizzazione dei servizi sanitari, si rende necessario ed urgente definire le risorse ed un crono programma in grado di dare certezze sulla definizione della nuova organizzazione. In primo luogo – spiega Luigi Mauro – andrebbe garantita nell’espletamento delle funzioni legate alla emergenza. Oltre alla creazione dei PSAUT, alla presenza del Centro Mobile di Rianimazione e dell’eventuale elisoccorso, va garantita comunque la presenza di almeno un medico internista e di un chirurgo in grado di effettuare gli interventi urgenti e le strutture adeguate di supporto. Va poi definito il potenziamento – Continua Mauro – dei servizi territoriali in termini di ampliamento delle attività ambulatoriali e diagnostiche che fanno capo alle strutture di Sant’Angelo Bisaccia e delle dislocazioni distrettuali della zona. Allo stesso modo, in presenza di una riqualificazione delle attività di riabilitazione va garantita e potenziato il ruolo pubblico quale risposta alle esigenze della popolazione più anziana di quel territorio. Tali soluzioni darebbero garanzie anche sul terreno della mobilità del personale. Rimane infine fondamentale. Per tutte le strutture sanitarie della nostra provincia lo sblocco del turnover, attesa la grave carenza del personale, conseguenza dei pensionamenti che nella nostra regione, negli ultimi tre anni hanno interessato circa 7 mila unità”. E’ stato il segretario generale della CGIL, Vincenzo Petruzziello a motivare la scelta della mobilitazione, anche in relazione alle accuse mosse nei confronti della CGIL di Avellino negli ultimi giorni: “L’iniziativa della nostra organizzazione non è contraria alla mediazione e ad un confronto, ma serve – spiega Petruzziello – in primis a ribadire il netto “no” al blocco del turn over a livello regionale che sta determinando un impoverimento degli standard di servizio sanitario. In secondo luogo, sugli aspetti irpini – aggiunge – occorre tenere alta la guardia rispetto a quanto abbiamo avuto modo di verificare, con la volontà di chiudere i presidi di Sant’Angelo e Bisaccia. Del decreto non vi è traccia e non vorremmo che le promesse siano ancora una volta un espediente per far ritrovare l’Irpinia di fronte a decisioni penalizzanti già prese ed irreversibili. Abbiamo sempre sostenuto il fronte comune dell’azione con gli amministratori locali e continueremo a farlo, sostenendo la mediazione, se questa è praticabile e portatrice di novità, ma al momento sono solo promesse vaghe, anche perché, anche un eventuale mantenimento in attività degli ospedali di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi non possono prescindere da una riorganizzazione complessiva del sistema. Non si può immaginare di ingolfare ulteriormente la struttura ospedaliera di Avellino. Rispetto a queste preoccupazioni la CGIL di Avellino scenderà domani in piazza a Napoli, per difendere il diritto alla salute della comunità irpina e per ribadire la netta contrarietà alle misure contenute nei piani attuativi, che non aggrediscono gli sprechi del comparto sanitari, ma finiscono per impoverire la rete dei servizi e dell’assistenza, con tagli indiscriminati a danno di aree geografiche territorialmente svantaggiate e che tra l’altro rispetto ad altre hanno già attuato economie consistenti e tagli alla spesa”.

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