La notizia diffusa ieri dalla CGIL di Avellino, riguardo ai 120 km di fibra ottica lungo la linea Avellino-Rocchetta, si arricchisce di particolari che rendono ancora più pesante e incredibile il senso dello spreco e dell’inadeguatezza di chi ha determinato la chiusura della linea.
“Da fonti certe – afferma la CGIL di Avellino – abbiamo appreso che fino ad un anno fa i primi 30 km di autostrada telematica erano perfettamente funzionanti, mentre i rimanenti 90 km sono stati resi inservibili da atti di vandalismo e mancata manutenzione. E’ uno dei tanti effetti collaterali dell’abbandono decretato dall’alto della linea Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, per il quale il sindacato chiede che venga fatta luce per accertare responsabilità e addebitare i costi dello spreco. Chiediamo – afferma la CGIL – che l’assessore regionale ai trasporti, Vetrella, risponde in sede istituzionale sulla conoscenza o meno della presenza della fibra ottica e se nella valutazione di “tagliare” la linea ferroviaria in questione abbia valutato anche lo spreco che si sarebbe determinato dall’inutilizzo dell’autostrada telematica. Sulle altre linee ferroviarie, Avellino-Benevento e Benevento – Ariano Irpino – Foggia, la banda larga è già presente ed attiva come lo era per l’Avellino-Rocchetta, anche se a servizio esclusivo dei servizi ferroviari. Oggi che si riprende il progetto della banda larga ci chiediamo perché nel frattempo siano state ignorate e colpevolmente mandate in rovina, infrastrutture preesistenti che sarebbero state utili a velocizzare la realizzazione del progetto? Riteniamo che di tale colpevolezza sia necessario fornire i chiarimenti adeguati, anche riconsiderando i propositi di dismissione di una linea ferroviaria che è ben lontana dall’essere inutile, quale la Avellino-Rocchetta Sant’Antonio”
Redazione Irpinia
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