Cessione Avellino, acquirenti in pressing tra ultimatum ed incognite

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di Claudio De Vito. Sul percorso tracciato da Luigi Izzo e Nicola Circelli per l’acquisizione dell’Unione Sportiva Avellino c’è un ultimo ostacolo alla luce di quanto emerso ieri dall’assemblea straordinaria dei soci Sidigas. E’ andato infatti quasi tutto come previsto a Napoli con la posizione decisiva dell’amministratore giudiziario Francesco Baldassarre, che ha definitivamente spalancato le porte alla dismissione di uno dei due asset sportivi detenuti dall’azienda di distribuzione del gas.

Ma non è tutto perché manca un ultimo tassello per il passaggio di consegne, ovvero le dimissioni dell’intero consiglio di amministratore del club biancoverde. Ha già salutato Sandro Iuppa, non ancora Claudio Mauriello e Gianandrea De Cesare, quest’ultimo assente ieri in assemblea. E la loro uscita di scena rappresenta il presupposto imprescindibile per l’insediamento della nuova proprietà, i cui piani di closing immediato sono saltati. Izzo e Circelli infatti avrebbero voluto chiudere già oggi l’operazione.

Il gruppo acquirente preme per avere in giornata le dimissioni della restante parte del cda in modo da presentarsi lunedì davanti al notaio. E ciò in ottica 16 dicembre, termine ultimo per il pagamento di stipendi e contributi dei tesserati. Attendere ancora infatti significherebbe avere poco tempo a disposizione per mettere a punto l’organizzazione e la gestione in tal senso: dalla mera apertura dei conti correnti all’emissione materiale degli emolumenti.

Se i tempi non dovessero coincidere con le intenzioni del gruppo sannita, non se ne farebbe più. Ma non è da escludere addirittura che la cordata possa rifarsi sotto una volta superata da Sidigas la deadline del 16. Il tutto però con il rischio – da parte dell’attuale proprietà – di non farcela e, di conseguenza, di incassare la penalizzazione prevista dalla normativa federale.

E all’orizzonte c’è anche l’udienza di martedì 3 dicembre per la ristrutturazione del debito presso la sezione fallimentare del tribunale di Avellino. Insomma, se l’operazione non dovesse essere chiusa entro lunedì, Sidigas potrebbe ritrovare slancio nel calcio grazie all’accordo con i creditori. Insomma, anche quando la trattativa sembra ad un passo dall’essere definita le incognite restano. Come quella relativa ad un ipotetico vizio procedurale nella convocazione dei soci a cui proprio De Cesare, oppostosi alla vendita, potrebbe appellarsi prolungando all’infinito la telenovela.