Cellulare alla guida? Ora c’è il ritiro immediato della patente

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Brutta batosta per gli automobilisti abituati ad utilizzare il cellulare alla guida: infatti a breve chi verrà beccato a parlare al telefonino o ad utilizzare altri dispositivi elettronici mentre è al volante incapperà nell’immediata sospensione della patente già alla prima infrazione.

La sanzione può arrivare anche ai sei mesi di sospensione che, come se non bastasse, potranno diventare sei in caso di recidiva. Inoltre aumentano le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente.

Lo prevede l’emendamento approvato nella giornata di ieri, 19 luglio, dal presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, con il quale si modifica la precedente misura che prevedeva la sospensione della patente di guida solo nel caso di una seconda infrazione nell’arco di due anni. L’inasprimento delle norme inerenti la distrazione alla guida e l’utilizzo di dispositivi elettronici ha l’obiettivo soprattutto di garantire una maggiore sicurezza sulla strada per i ciclisti e bimbi a bordo.

“In Commissione abbiamo pressoché ultimato l’esame degli articoli e degli emendamenti di una legge che ho ritenuto di presentare, alla luce delle diverse emergenze in tema di sicurezza stradale: poche e urgenti modifiche al Codice della strada per contrastare gli incidenti e i comportamenti più rischiosi”, dichiara Meta, che è anche relatore del testo. “Proprio oggi – spiega il parlamentare Pd – ho presentato, in un clima di piena condivisione, un emendamento per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore”.

Il Tavolo sulla sicurezza stradale, oltre che a quella della sospensione della patente ha affrontato altri punti nevralgici della sicurezza in strada come l’obbligo di avere a bordo dispositivi anti abbandono per i bambini e quella sull’obbligo di mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo dai ciclisti, in fase di sorpasso.

“Ormai la maggiore causa di incidenti mortali sulle strade italiane e in Europa è dovuta alla distrazione alla guida”, ha ricordato il viceministro delle infrastrutture Riccardo Nencini, “inasprire le sanzioni per chi viola il Codice della strada oltre a rendere le strade più sicure, è anche un modo per proteggere gli utenti deboli, ossia pedoni e ciclisti”.