Manocalzati – Sono stati tratti in arresto anche tre irpini insieme ad Antonio Aloia, il 28enne di Acerra latitante da oltre un anno dopo essere riuscito a sfuggire all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta avanzata della Direzione Distrettuale Antimafia. Il blitz è scattato nella notte in un noto ristorante di Manocalzati ad opera dei Carabinieri del Nucleo Operativo del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna in provincia di Napoli. Antonio Aloia, soprannominato “ò cinese”, secondo gli inquirenti, è ritenuto attualmente reggente del Clan “Grimaldi-Tortora” con base operativa nel comune di Acerra. Un boss che è riuscito ad estendere il potere del Clan anche nei comuni limitrofi all’hinterland napoletano. I Carabinieri erano sulle sue tracce già da tempo e ieri notte sono riusciti a trarlo in arresto. Antonio Aloia deve rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di omicidi per il controllo degli affari illeciti, legge armi, estorsioni ad imprenditori e commercianti di vari settori, usura, traffico illecito di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Durante il blitz nel ristorante di Manocalzati sono stati tratti in arresto anche tre irpini, due uomini ed una donna tutti di Candida: accusati di favoreggiamento per aver consentito la latitanza del boss. (e.b.)
Redazione Irpinia
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