Catalano: “Dai candidati sindaci nessun piano per le Pmi artigiane”

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Avellino – Più concretezza alla futura amministrazione e maggiori certezze sulle piccole imprese e sull’artigianato. L’appello ai candidati sindaci di Avellino è di Onofrio Carmine Catalano, presidente regionale dell’Aira Cna – piccole e medie imprese artigiane.
“La categoria degli artigiani sta pagando il prezzo della disorganizzazione totale delle varie amministrazioni che si sono succedute al comune di Avellino e in Provincia – ammette Catalano – E nessuno dei 5 aspiranti sindaco ha incluso nel proprio programma elettorale misure che favoriscano lo sviluppo e la tutela delle piccole imprese. E’ necessario che si faccia chiarezza sul futuro degli artigiani ad Avellino”.
L’esponente del Cna ha sottolineato con forza come, in un contesto di recessione globale dell’economia, si richiede oggi più che mai una nuova ‘governance’ all’altezza della sfida. “Le piccole imprese artigiane rappresentano in Italia il 93 per cento del sistema economico e, a livello provinciale, un importantissimo attore dello sviluppo locale – sottolinea – Eppure, troppo spesso sono state lasciate sole. L’obiettivo prioritario oggi è rilanciare e qualificare il tessuto produttivo dell’artigianato e della piccola impresa puntando specialmente su innovazione, ricerca, formazione, creazione di reti d’impresa. Creare un contesto favorevole alle imprese è il ruolo che crediamo debba svolgere l’Ente locale”.
Catalano punta il dito sulla esigenza di individuare nuove aree di sviluppo, da ricercare in una logica intercomunale. “Le amministrazioni precedenti hanno ricevuto fondi per l’insediamento degli artigiani in un’area Pip, progetto che non è mai stato portato a termine. Il nuovo Prg – conclude – deve recepire questa esigenza di artigianato e Pmi e prevedere un Piano per l’insediamento delle imprese artigiane nel tessuto cittadino, armonizzandolo con le scelte urbanistiche, viabilistiche e con le altre attività economiche e sociali. Da subito, però vanno date risposte certe sui fondi ricevuti dalla Regione per l’insediamento delle piccole imprese artigiane nell’area Pip: ancora ad oggi non si sa che fine hanno fatto”.

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