Dopo anni di grave crisi produttiva, si prospetta un’annata finalmente positiva per le castagne di Montella IGP, in netta controtendenza agli anni passati quando il cinipide e eventi atmosferici avversi avevano compromesso completamente i raccolti, con una produzione ridotta ai minimi storici.
Lo conferma Coldiretti Avellino sulla base di un monitoraggio effettuato tra i produttori del territorio. È ancora presto per tracciare bilanci ma la raccolta delle castagne ha registrato quest’anno un sensibile aumento e una buona qualità nonostante una piccola percentuale di muffe.
“Questa stagione riaccende un’economia strategica per l’Irpinia – osserva Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Avellino – finalmente si riparte dopo quattro annate disastrose. La situazione, dopo i lanci dell’antagonista al cinipide, la grande forza che stanno dimostrando le piante e un clima ottimale, è finalmente migliorata.
Le castagne di Montella Igp rappresentano un’ampia fetta del sistema agroalimentare irpino, con oltre 2.000 ettari su sei comuni vocati a castagneti, con oltre 500 aziende agricole e una produzione commercializzata che in fase pre-cinipide si aggirava intorno ai 60 -70mila quintali di castagne.
Invitiamo i consumatori – conclude il direttore di Coldiretti – ad acquistare prodotto della zona e non più straniero: finalmente è possibile trovare le castagne di Montella direttamente nelle aziende agricole o sugli scaffali dei negozi”.
“Stiamo raccogliendo un buon prodotto per rese e qualità in molte aree – sottolinea l’agronomo Roberto Mazzei – negli ultimi quattro anni avevamo piante spoglie e senza frutto, quest’anno invece i castagneti si presentano verdi e vigorosi, con frutto lucente, di buona pezzatura e buone caratteristiche organolettiche. Sui prezzi, invece, c’è ancora molta incertezza”.