Avellino – L’azienda ospedaliera ha licenziato 12 operai e i sindacati con la Cgil fanno sentire la loro protesta. “La ditta appaltatrice dei servizi di mensa all’Ospedale Moscati ha licenziato 12 dipendenti motivando con l’insostenibilità dei costi. Ancora una volta,– dichiara Marika Borrelli della Cgil – riemergono tutte le perplessità sulla scelta della esternalizzazione dei servizi, che, nei fatti, non offre alcuna garanzia, in quanto punta solo sulla riduzione dei costi del materiale (in questo caso i prodotti alimentari) e delle risorse umane. Con questo criterio, si indicono gare di appalto al massimo ribasso, che alla fine producono i guasti che sono sotto gli occhi di ognuno di noi, con conseguenze di rilievo cronachistico. Si chiede alla Direzione aziendale se sia possibile continuare ad operare con questa logica, non preoccupandosi di valutare l’impatto sulla qualità del servizio reso ai pazienti ed anche per ciò che riguarda i diritti dei lavoratori delle aziende appaltatrici. La Sanità è oberata da un gravissimo deficit economico e di ciò se ne ha piena consapevolezza, ma sui diritti dei malati e su quelli dei lavoratori non si può continuare ad avere atteggiamenti di tipo ragionieristico. Le gare d’appalto, ove si volesse confermare la scelta dell’esternalizzazione, devono essere composte inserendo elementi di garanzia sulla qualità del servizio, attuando rigidi controlli sul rispetto dei contratti previsti per i dipendenti del settore. Per questi motivi, la CGIL Funzione Pubblica di Avellino esprime piena solidarietà ai dipendenti della GEMEAZ, incolpevoli vittime di un sistema che non può più essere tollerato e chiedono alla Direzione Aziendale di attivarsi per garantire il rispetto e la tutela della salute dei pazienti e dei diritti dei cittadini utenti e lavoratori”.
Redazione Irpinia
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