Caso Cisl, da Striscia al processo: arriva la richiesta di condanna per “Mister 2.000 euro”

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Renato Spiniello – Sette anni di reclusione. Questa la richiesta di condanna formulata dalla sostituta procuratrice Antonella Salvatore nei confronti di Antonio Perillo, il collaboratore esterno della Cisl Scuola Irpinia-Sannio, accusato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio nonché di falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale.

Perillo era stato smascherato da un servizio del tg satirico di Striscia La Notizia mentre consegnava in cambio di 2.300 euro un diploma a una donna che le sarebbe poi servito per aumentare il proprio punteggio per il concorso d’accesso nel personale Ata. “Mister 2.000 euro”, così Luca Abete aveva soprannominato il collaboratore del sindacato, poi espulso con tanto di conferenza stampa da parte dei vertici della Cisl irpina Mario Melchionna, Salvatore Bonavita ed Elio Barbarisi.

Dopo il servizio trasmesso dalla rete ammiraglia di Mediaset, è partita l’indagine del Nucleo Investigativo dei Carabinieri, agli ordini del capitano Quintino Russo, coordinata dal Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo, che ha ricostruito il sistema di complicità nello scandalo partendo proprio dalla posizione del collaboratore esterno del sindacato.

Oltre al 67enne, altre 43 persone sono state iscritte all’elenco degli indagati in un filone d’inchiesta parallelo. Insieme a Perillo, la pubblica accusa ha chiesto cinque anni e sei mesi per un altro imputato, che svolge il ruolo di esaminatore in un istituto di formazione privata del capoluogo.

Iniziate nel frattempo le arringhe difensive degli avvocati difensori, fra i quali Giovanni Iacobelli e Generoso Pagliarulo.