Avellino – “Sono pienamente soddisfatto dell’operato della magistratura”. Così il consigliere regionale Pietro Foglia ha commentato la sentenza di proscioglimento emessa dal Tribunale di Avellino relativa al procedimento penale a carico dei vertici e dei tecnici del Consorzio ASI di Avellino accusati di abuso in atti d’ufficio e falso in atto pubblico in merito ai lavori per la realizzazione dell’Asse Attrezzato Valle Caudina -Pianodardine. “Finalmente – ha aggiunto Foglia – è stata fatta chiarezza su una vicenda che aveva gettato ombre sulla legittimità dell’operato dell’ASI. Ringrazio la magistratura per l’ottimo lavoro svolto. Dal canto mio sono sempre stato convinto che prima o poi sarebbero cadute tutte le accuse mosse nei confronti miei, dei tecnici e degli amministratori del Comitato Direttivo dell’Ente”.
Oltre al presidente dell’Asi erano imputati Antonio Pizza, Gerardo Adiglietti, Andrea Marotta, Agostino Maiurano, Modestino Verrengia, Giuseppe Biagio Di Iorio, Pasquale Tranfaglia, Antonio Spiniello, Gabriele Rillo e Luigi Famiglietti, accusati di plurime ipotesi di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico in relazione alla realizzazione dell’Asse stradale di collegamento tra i Comuni di S. Martino Valle Caudina e Roccabascerana.
In particolare, il Giudice dell’Udienza Preliminare ha definitivamente accertato la legittimità di tutti gli atti posti in essere dall’ASI di Avellino, negando così validità all’ipotesi accusatoria secondo cui la condotta dell’Ente aveva arrecato grave danno patrimoniale all’erario facendo lievitare i costi dell’opera.
Redazione Irpinia
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