Atripalda – Il caso Abellinum sembra ad una svolta dopo l’incontro tra l’Amministrazione comunale di Atripalda e la Soprintendenza ai Beni Archeologici. “Abbiamo ricevuto nuove rassicurazioni sul futuro dell’antica Abellinum e possiamo ritenerci soddisfatti e maggiormente tranquilli rispetto a quanto accaduto nelle scorse settimane”, così il consigliere delegato alla cultura Luigi Adamo che ha incontrato, insieme al primo cittadino atripaldese, Aldo Laurenzano, la Soprintendente Maria Luisa Nava. “In particolare, la Soprintendente ci ha illustrato lo stato della procedura del secondo decreto di esproprio che, questa volta, ci permetterà di riacquisire definitivamente l’intera area della Civita – continua l’assessore alla cultura – un nuovo e formale impegno della Nava che ci ha dimostrato la grande attenzione che ha per il nostro patrimonio archeologico”. E lo stesso Soprintendente, nell’ambito della Undicesima Settimana della cultura, manifestazione dedicata dal Ministero ai Beni e alle attività culturali alla promozione del patrimonio culturale, ha promosso per il 22 aprile alle ore 17:00, un incontro di studi sul tema “Atripalda crocevia di culture nel quadro della valorizzazione dell’Irpinia”. Prenderanno parte all’evento, Stefania Quilici Gigli (Direttore del Dipartimento di studio delle componenti culturali del territorio, Università degli Studi di Napoli), Marcello Rotili (prof. Ordinario di Archeologia medievale), e Giuseppe Muollo (Soprintendenza Beni Artistici e Storici delle province di Avellino e Benevento). In una nota, inviata al Comune, la Soprintendente Nava “invita il sindaco Laurenzano a presiedere congiuntamente all’iniziativa, finalizzata alla presentazione dei risultati del programma di ricerca e di valorizzazione in corso nell’antica Abellinum”.
“Il colloquio che abbiamo avuto con la Nava ci ha confermato che il secondo decreto di esproprio annulla la sentenza del Tar – ha affermato il sindaco Laurenzano. “Sulle responsabilità e sulla verifica di eventuali abusi, invece, sarà la Corte dei Conti, ed eventualmente la magistratura, a fare le dovute verifiche. Sono soddisfatto anche del lavoro che abbiamo svolto in sinergia con l’assessore comunale Salvatore Biazzo: la nostra protesta e il clamore suscitato ci hanno permesso di trovare una soluzione rapida ed efficace”.
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