La nota della segreteria regionale dell’Osapp, a firma del segretario regionale Vincenzo Palmieri.
Ormai il collasso del sistema penitenziario, tanto temuto e che più volte ha inviato i suoi segnali univoci e inequivocabili, si è palesato in tutta la sua criticità.
Era inevitabile che continui tagli di personale,”Legge Madia” a fronte di sempre maggiori compiti istituzionali assolti e servizi da espletare, sovraffolamento e sempre maggiori concessioni agli ”utenti” e più responsabilità per la Polizia Penitenziaria, producessero serie criticità spesso sfociate in aggressioni per un personale lasciato sempre più solo di fronte alle proprie difficoltà, anche dalla stessa Amministrazione Penitenziaria.
Il perenne status quo, di vessazioni subite e lesa dei diritti, oggi si traduce in una serie di defezioni del personale che si assenta dal servizio al minimo malanno, comprendendo che ulteriori sacrifici fatti sulla propria pelle, così come accadeva in passato, sono fini a se stesso, in quanto giudicati da un’Amministrazione probabilmente ingrata!
Detto ciò, parrebbe che a oggi in questo penitenziario si registrino le assenze di oltre quaranta Agenti ammalati e, nonostante ciò si prevede l’arrivo di ben oltre trenta detenuti assegnati in questa Casa Circondariale, che proprio non può più far fronte ad una simile mole di lavoro!
La scrivente Segreteria Regionale, pertanto, chiede di trovare in tempi strettissimi una soluzione atta a scongiurare nuove gravi criticità pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza, che possa nel contempo riportare un minimo di diritti al personale, il quale chiede solo una maggior considerazione per il servizio da svolgere e soprattutto una maggiore serenità nell’assolvimento dei compiti.
Come se tutto questo non fosse sufficiente a rendere difficile lavorare nel penitenziario Arianese, a rendere il tutto più grottesco si aggiungono i doppi e tripli incarichi addossati al personale, i cancelli automatizzati non funzionanti, che si aprono solo grazie alla spinta dell’azione manuale del malcapitato di turno, in servizio presso la portineria dell’Istituto per consentire l’ingresso degli automezzi al rientro delle traduzioni.
E per tutta risposta a questa insostenibile situazione, rappresentata e manifestata attraverso l’astensione dalla MOS promossa dal personale di Polizia Penitenziaria colà di servizio che continua da circa dieci giorni, l’Amministrazione anziché mettere in atto contro misure, veicola e assegna un altro consistente numero di detenuti che saranno trasferiti a breve non considerando la cronica carenza di personale ad ogni ordine e grado, non escludendo anche la mancanza di altre figure del comparto ministeri e dell’area sanitaria, specialisti, medici,infermieri, etc….
A giudizio di questa O.S. una soluzione improba e inoculata, pertanto non ritenendo ulteriormente rinviabile decisioni atte a garantire l’ordine e sicurezza dell’Istituto e non di meno la sicurezza dei suoi operanti, si chiede alla S.V. adottare linee decise e rapide per porre rimedio ad una soluzione autodistruttiva valutando anche la concreta possibilità di far rientrare in sede parte del personale distaccato in altri luoghi di servizio fatto salvo coloro i quali sono alle prese con serie problematiche di natura familiare almeno fino a quando non si darà corso alla mobilità nazionale che probabilmente avverrà prima o successivamente alla prossima stagione estiva quando il piano ferie metterà in ginocchio la struttura in questione.
Per quanto fin qui rappresentato e per altro ancora, la scrivente segreteria regionale firmataria del presente documento, unitamente alla segreteria provinciale e locale OSAPP, continuerà a sostenere tutti gli appartenenti al Corpo nella loro iniziativa di protesta con l’astensione dalla mensa ordinaria di servizio, in mancanza di adeguate risposte da parte del DAP e PRAP Campania, valuterà altre e più incisive forme di protesta informandone costantemente i superiori uffici, le rispettive segreterie nazionali e locali, le autorità competenti e gli organi di stampa.