Con riferimento all’analisi dei dati relativi alle presenze detentive, alla data del 10 marzo 2025, dalla consultazione dell’apposito applicativo 15 –Monitoraggio camere e spazi di detenzione, presso la Casa circondariale di Avellino risultano presenti un totale di n. 553 detenuti (34 donne + 519 uomini), di cui n. 545, allo stato, effettivamente registrati in camera, rispetto a una capienza regolamentare pari a complessivi n. 500 posti, di cui n. 37, allo stato, non disponibili a vario titolo, rilevandosi una percentuale diaffollamento pari al 119,44 per cento, inferiore all’indice percentuale medio regionale, pari, alla stessa data, al 134,11 per cento”. Questo e’ il primo dato contenuto nella risposta del Guardasigilli Carlo Nordio ad un’interrogazione parlamentare relativa al carcere di Bellizzi Irpino. Per cui ha continuato snocciolando i dati lo stesso Nordio: “Dei 553 detenuti complessivamente presenti, n. 65 sono appartenenti al circuito detentivo dell’Alta sicurezza, inoltre, n. 495 sono dinazionalità italiana, mentre i restanti n. 58 sono stranieri. Non si registrano comunque violazioni dei parametri minimi stabiliti dalla Corte E.d.u., atteso che ogni detenuto risulta avere a disposizione uno spazio di vivibilità superiore ai 3 metri quadrati”. Il Ministro ha ribadito che “l’attenzione al sistema carcerario è tra le priorità di questo Dicastero e del Governo che persegue un modello di carcere che assicuri un’esecuzione della pena certa e, al contempo, mai lesiva della dignità umana, un modello di carcere vivibile, sia per chi vi è recluso sia per chi ci lavora.
Queste due direttrici hanno orientato l’azione del Governo Meloni che, con il decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92, cosiddetto «Carcere sicuro», ha dato risposte straordinarie ed energiche all’emergenza del sovraffollamento ma anche soluzioni adeguate, proporzionali e lungimiranti ai problemi strutturali, trascinati da anni, del sistema penitenziario”. Inoltre “Sono state adottate, pertanto, imponenti politiche assunzionali che hanno non solo l’obiettivo di colmare le vacanze organiche ma soprattutto la finalità di migliorare le condizioni di lavoro del personale. È stato istituito il commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, con il compito di realizzare, nel più breve tempo possibile, un Piano nazionale di interventi in grado di recuperare 7.000 dei 10.000 posti mancanti, riducendo drasticamente il sovraffollamento.Per quanto attiene alla realizzazione di nuovi padiglioni detentivi (non finanziati dal fondo complementare al Pnrr), sono stati previsti nuovi istituti e nuovi padiglioni, al di fuori di quelli finanziati dal fondo complementare al Pnrr, tra cui si segnalano: -C.C. Cagliari Uta con il nuovo padiglione da 92 posti destinato al 41-bis; -C.R. Sulmona con un nuovo padiglione da 200 posti; -C.R. Milano Opera con nuovo padiglione da 392 posti; -C.C. Roma Rebibbia N.C. dove sono in corso i lavori di realizzazione del nuovo padiglione da 400 posti, la cui ultimazione è fissata al 29 dicembre 2026; -C.R. Milano Bollate con nuovo padiglione da 200 posti; -C.C. Bologna con un nuovo padiglione da 150 posti; a Forlì ove è previsto il completamento del nuovo istituto penitenziario da 250 posti; -C.C. Gorizia per cui l’Amministrazione penitenziaria, il 27 settembre 2022 ha formalmente acquisito la «ex scuola Riccardo Pitteri», per allocarvi la nuova caserma per il personale di Polizia penitenziaria; -C.C. Agrigento con un nuovo padiglione da 150 posti; Pordenone San Vito al Tagliamento con un nuovo istituito penitenziario da 300 posti, la cui struttura dovrebbe essere pronta entro il 2026”.