È scuro in volto al termine dell’incontro il trainer dei biancoverdi Guido Carboni. L’allenatore della formazione irpina non fa drammi per la prova incolore dei suoi ragazzi: “Dal punto di vista tattico non eravamo di certo nella migliore condizione. La squadra nei primi dieci minuti era contratta purtroppo, forse sentiva anche il peso della gara. Purtroppo anche oggi non siamo riusciti a sfruttare le nostre caratteristiche offensive. Abbiamo fatto davvero molto poco, benino nel primo tempo quasi nulla nella ripresa. Siamo riusciti a tenere bene sugli esterni, purtroppo siamo mancanti dalla cintola in su. Sono mancate le qualità morali e la forza per ribaltare l’incontro, i ragazzi al termine dell’incontro li ho visti delusi e mortificati, l’importante è sempre dare il massimo, se uno non ci riesce nessun problema”. Sulla prova di Conticchio e Quadri: “Il primo aveva speso molto, il secondo non giocava da parecchio, siamo mancati soprattutto negli ultimi 30 metri. Siamo vivi ed il tempo per recuperare c’è. Purtroppo siamo stati privati di diversi giocatori importanti”. Sui fischi dei tifosi: “Credo che ad Avellino, chi rimane attaccato a delle verità sa che questa squadra qui non è ben vista, la severità in certe punizioni ne è la palese dimostrazione. Non sono alibi ed attenuanti, ma le difficoltà sono tante”. Sulla prestazione: “Oggi abbiamo disputato una gara scialba, credo di non dovermi scusare con la gente. Cerco di trasmettere ai giocatori la giusta convinzione, il calendario non ci aiuta, voglio una reazione questo non è in discussione”. Andrea Mengoni difensore dei lupi fa mea culpa. “Abbiamo sbagliato l’approccio della gara. Una sfida troppo importante per noi che non potevamo assolutamente fallire, rispetto alle altre gare abbiamo fatto un grosso passo indietro. Meglio non dire niente e pensare a martedì. Era un avversario alla portata, a livello mentale non c’eravamo. Non siamo stati abbastanza cattivi. I tifosi ci stanno vicino, oggi hanno visto una brutta gara ed hanno ragione a protestare, a Rimini andremo con il coltello tra i denti. Nelle altre gare non abbiamo assolutamente demeritato. Adesso siamo gli ultimi e al momento siamo i più ‘scarsi’ della categoria”. Sul calendario e la contestazione: “Pensiamo ad una partita alla volta, speriamo di iniziare a giocare davanti alla nostra gente. I tifosi hanno il coltello dalla parte del manico”.
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