“Non c’entro assolutamente niente, credo nella magistratura”. Armando Izzo si difende dalle accuse piovutegli addosso nelle ultime ore con l’esplosione dello scandalo legato all’inchiesta sul clan Vinella Grassi, con cui avrebbe da tramite per alterare il risultato di due partite dell’Avellino nel maggio 2014.
Il difensore del Genoa, non raggiunto da alcuna misura cautelare al contrario di Millesi e Pini entrambi ai domiciliari, chiarisce la propria posizione ai microfoni di Skysport: “Mi sembra di vivere un incubo, ricordo solo che ero infortunato in quelle due gare (Modena-Avellino e Avellino-Reggina ndr) e che non ho neanche giocato, ora mi sento un po’ abbattuto a leggere queste cose”.