QUINDICI- Assolto dai giudici della Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli Salvatore Graziano, figlio del defunto boss Arturo, condannato in primo grado nel processo con abbreviato nato dall’inchiesta di Antimafia e Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino per il concorso in una delle estorsioni compiute tra il 2018 e il 2019 (tra cui anche i colpi di fucile contro l’impianto di cremazione di Domicella, per cui non era imputato Graziano Salvatore) da parte del cosidetto “Nuovo Clan Graziano”, disarticolato da un blitz dei Carabinieri del Nucleo Investigativo nell’agosto del 2019. Un processo di Appello bis per Graziano, dopo che il suo difensore aveva ottenuto dai magistrati della Cassazione l’annullamento della condanna e il rinvio ad un nuovo processo. In aula il sostituto procuratore generale ha chiesto l’assoluzione con formula dubitativa. La difesa, il penalista Raffaele Bizzarro, l’assoluzione piena di Graziano. Lo stesso Salvatore Graziano, resta a processo (a piede libero) per associazione a delinquere davanti ai giudici del Tribunale di Avellino.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
La Corte di Appello di Napoli, con sentenza del 2 maggio 2022, aveva confermato la pronuncia del G.U.P. del Tribunale di Napoli del 15 marzo 2021 che aveva condannato Graziano Fiore, Graziano Salvatore e Mazzocchi Antonio per una serie di distinte ipotesi di estorsione tentata e consumata aggravata ex art. 416 bis nonché, il solo Mazzocchi, anche di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi. I magistrati della Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione avevano però annullato con rinvio la sentenza nei confronti della sola posizione di Graziano Salvatore, difeso dal penalista Raffaele Bizzarro. I giudici di secondo grado avrebbero dovuto ricercare: “nel coacervo del materiale probatorio, ulteriori elementi, ove sussistenti, dai quali risulti che il Graziano Salvatore ebbe effettivamente a partecipare alla programmazione dell’estorsione di cui al capo n.3 nella fase ideativa ovvero a fornire altro contributo concreto alla fase esecutiva della stessa, eventualmente fornendo una differente e più precisa ricostruzione dei fatti”. Fatti che evidentemente non sono emersi. Si attende il deposito delle motivazioni. Graziano, in concorso con il fratello Fiore e Antonio Mazzocchi e Domenico Ludovico Rega e’ ancora a processo per associazione a delinquere di stampo mafioso.