Calitri verso il voto – Di Milia: ‘Nessun impegno parallello’

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Calitri – Un secco ‘no’ quello espresso dall’attuale sindaco di Calitri, Vito Marchitto, in merito alla candidatura per le prossime amministrative. “Sono fuori gioco ed intendo restarci”, in questi termini si era espresso il primo cittadino che senza alcuna titubanza mostrava la sua presa di posizione alla scadenza del secondo mandato. Ma se Marchitto ha deciso di uscire dalla scena politica, c’è chi mira a proseguire con la cosiddetta continuità amministrativa. Una continuità allargata, in occasione del prossimo appuntamento elettorale, anche a Rifondazione, Verdi, Comunisti Italiani e Udeur. Al momento appare uno soltanto il dato chiaro: due coalizioni in campo, quella di centrodestra e quella di centrosinistra. Finora, come la storia amministrativa conferma, i gruppi di centrosinistra hanno riscosso un indiscusso successo sancito dalla quinquennale durata dei governi locali. In base a questi presupposti numerosi sono stati gli incontri che si sono succeduti per tenere unita e far rinvigorire la compagine. Summit da cui è emersa in maniera chiara la sensazione di un clima scevro di eccessive tensioni e fibrillazioni. Il dilemma però resta. Se la certezza sull’uscita di Marchitto è a tutti nota, ancora titubanze ci sono in merito al nome del suo potenziale successore. In molte occasioni era stato tirato in ballo l’attuale assessore provinciale Giuseppe Di Milia, anche in virtù del fatto che si è alla ricerca un nominativo che esca tra le fila della Margherita. L’esponente provinciale del Fiorellino, però, si tira fuori dai giochi: “Intendo portare al termine il mio ruolo a Palazzo Caracciolo senza assumere impegni paralleli”. Ma circola con insistenza anche il nome di Angelo Di Milia. “Mio fratello sostiene di avere un ruolo più tecnico che politico. Tuttavia ci sono altre persone capacissime di rivestire la carica di sindaco. Tra questi Antonio Rubinetti, Canio Galgano, Giovanni Di Cecca. Tutte persone che vantano un ammirevole bagaglio politico ed amministrativo, nonché una grande correttezza”.

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