La campagna elettorale per la prossime elezioni amministrative è ormai agli sgoccioli. A contendere la poltrona di primo cittadino al sindaco uscente Giuseppe Di Milia, per la lista “Libertà E’ Partecipazione – Per Calitri” è Antonio Rubinetti, il quale traccia le linee guida del prossimo futuro amministrativo, con un occhio particolare ai problemi e alle possibili soluzioni. In primo luogo vorrei precisare – afferma Rubinetti – che amministrare, innanzitutto significa saper gestire la “cosa pubblica” nell’interesse della collettività. Tutto questo è possibile se si ha la capacità politica di saper mettere al centro dell’attenzione il cittadino, innescando intorno ad esso un circuito virtuoso ove l’equilibrio tra i diritti e i doveri possa funzionare sulla base di una macchina amministrativa in grado di dare risposte chiare ai problemi che cammin facendo emergeranno. Non c’è ombra di dubbio come Calitri abbia perso molto soprattutto in termini di sviluppo economico e crescita dei servizi. Negli ultimi anni, l’attenzione amministrativa si è avvitata molto sul passato, nello specifico sulle opere programmate nel periodo (2001-2006) vantandosene la paternità. Ovviamente guardare al passato non serve a nulla, se non a capire gli errori, per poter inquadrare il nuovo futuro amministrativo in una prospettiva costruttiva e lungimirante. Credo sia davvero arrivato il momento, per quanto riguarda Calitri, di capire che soltanto favorendo gli investimenti nel commercio e nell’artigianato, settori trainanti dell’economia locale, e facendo una buona operazione di marketing per la vendita dei lotti dell’ ampliamento della zona industriale siti nell’Orto di Cioglia, si possono creare posti di lavoro duraturi, capaci di assicurare la giusta e la dovuta certezza economica alle nuove generazioni, e non lasciarle perire sotto il macigno della precarietà. Non dimentichiamo però che i comuni con l’entrata in vigore del federalismo fiscale e con la riduzione dei trasferimenti di risorse da parte dello stato centrale, saranno sempre più in grosse difficoltà nella gestione dei servizi; sicuramente una strada da intraprendere è quella di consorziare alcuni servizi con i paesi limitrofi. Questa sfida necessita della capacità da un lato di saper ascoltare le esigenze e i bisogni della comunità con umiltà e pazienza, dall’altro guidare con decisione e fermezza l’amministrazione affinchè si riesca a rispettare la linea programmatica proposta all’attenzione degli elettori.
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