Inizia il miniciclo di Vavassori. Toccherà a lui far correre nuovamente la ‘Ferrari’ biancoverde. Quattro sfide per tentare la promozione diretta tra i cadetti. Reduce dalla promozione con il Genoa dalla C alla B, l’allenatore bergamasco proverà a bissare con la compagine irpina. Cinquantacinque anni, l’allenatore lombardo ha firmato per i prossimi tre mesi con opzione per il prossimo anno. I lupi si mettono nelle mani di un tecnico navigato in grado di costruire miracoli alla guida dell’Atalanta, dove in cinque campionati è riuscito a conquistare una promozione in serie A ed un nono e settimo posto. Una squadra, quella lombarda, in grado di ottenere risultati importanti anche con le ‘regine’ del calcio, tanti i talenti cresciuti sotto i suoi occhi: Pinardi, Colombo, Donati, Pellizzoli e Rossini. Con lui in panca la Primavera nerazzurra nella stagione 97/98 diventò campione d’Italia. Ad accogliere il tecnico dopo il primo allenamento, circa 200 tifosi che l’hanno salutato con un caloroso applauso di benvenuto: “Ringrazio mister Galderisi per il lavoro svolto -afferma il presidente Marco Pugliese- la nostra scelta è stata orientata su Vavassori un tecnico di provata esperienza che spero possa aiutarci a raggiungere l’obiettivo della serie B”. Una scommessa difficile, ma non impossibile, l’esperto allenatore sa che sarà dura raggiungere il primato, ma a suo avviso è doveroso crederci fino alla fine: “E’ vero che mancano poche partite, che il campionato è ormai agli sgoccioli, ma penso che la classifica non condanni l’Avellino, quattro punti non sono di certo un’infinità. Sicuramente la nostra aspirazione è quella di conquistare la B diretta o, se non ce ne sarà la possibilità, attraverso i play-off. Dovremo lottare per riuscire a centrare questo importante obiettivo, noi siamo molto forti, ma ci sono tante altre squadre attrezzate in questo campionato”. Sull’esordio in campionato senza tifosi:“Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. In questo momento chi vuole bene all’Avellino sono sicuro darà una mano. E’ un peccato che i tifosi non potranno sostenere la squadra in queste restanti gare interne, non saranno lontani e noi cercheremo di fargli avere buone notizie. Di sicuro non ho la bacchetta magica, ma le possibilità di raggiungere l’obiettivo prefissato sono tante. Adesso, dobbiamo dare più del massimo per tornare in cadetteria. Spero che alla fine riusciamo a fare questo regalo alla piazza. Arrivo in una città che ha preso parte al calcio che conta. C’è una tifoseria esigente che merita rispetto e soddisfazioni”.
Mister come ha trovato il gruppo?
“La squadra da quello che mi è stato detto è in buone condizioni. Per quanto concerne il sistema di gioco valuteremo in questi giorni il dafarsi. Voglio determinazione e concentrazione per questo rush finale, durante un campionato ci possono essere delle difficoltà che devono essere affrontate”. Su Cecere e la conoscenza dell’organico afferma: “Lui fa parte del gruppo. Io non ho alcuna preclusione nei confronti del ragazzo, in questo momento verrà valutato lo stato di salute suo e anche quello degli altri. Oltre a Rivaldo, De Angelis, Moretti e Bacis con cui ho lavorato nella passata stagione, conosco bene Biancolino che per un periodo ha fatto parte della Primavera dell’Atalanta. Altri pur non avendoli avuti alle mie dipendenze ho potuto visionarli”. Sulla decisione di accettare Avellino nonostante anche alcune offerte dalla serie B Triestina e Bologna: “Conosco ormai da tempo Maglione, mi ha paventato questa necessità da parte della società di cambiare ed io ho accettato ben volentieri. E’ stata una trattativa complicata visto che avevo qualche problema con il Genoa. A sbloccare l’operazione è stato il presidente Pugliese che io ringrazio. Nonostante tutto ha avuto la forza di continuare”. Sull’allenamento a porte chiuse è stato chiaro: “Una scelta che non condivido”. Il nuovo trainer irpino cercherà nel ‘plotone’ affidatogli dai fratelli di Frigento le giuste motivazioni: “ In questo momento il mio compito è quello di ottenere il massimo da ogni singolo elemento a mia disposizione. Inutile parlare di modulo o sistema di gioco, occorre trovare le giuste motivazioni, magari, comprendere come mai una squadra che è stata prima per tutto il girone di andata abbia rallentato la propria corsa con gli stessi elementi che sono riusciti ad ottenere 40 punti. E’ inutile fare promesse….Con i fatti proverò ad ottenere quello che tutti vogliono, arrivare in cadetteria, altrimenti non avrei accettato a così poche giornate dal termine”. Francesco Maglione deus machina della compagine irpina è stato il principale promotore del trainer lombardo: “Galderisi era stato scelto dalla proprietà prima del mio arrivo, di sicuro mi avrebbe fatto piacere concludere la stagione con lui, ma era necessario dare una svolta, non è stato facile convincere Vavassori, lui ha accettato perché crede di poter conquistare la promozione”. I Pugliese sperano di ripetere il successo di due stagioni prima, quando sostituirono Cuccureddu con Oddo, che riuscì a traghettare gli irpini tra i cadetti abbattendo il più quotato Napoli.(di Sabino Giannattasio)
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