Massimo Pugliese vuole lasciare, la conferma arriva tramite il sito ufficiale dell’Us Avellino con una lunga nota in cui il patron parla del suo probabile addio: “Avrei atteso la chiusura del campionato per rendere pubblica una volontà da molto e da molti sollecitata. Ovvero quella di cedere ad altri il controllo della U.S. Avellino. Le notizie di stampa diffuse oggi, però, mi impongono di anticipare i miei propositi, anche per smentire ufficialmente alcune illazioni prive di ogni fondamento.
Allo stato non vi è alcuna trattativa per la cessione del club; nessun incontro è programmato a Napoli, né per oggi, né per i prossimi giorni. Nondimeno è seria intenzione del Gruppo cedere la società in tempi brevi, in modo che chi dovesse subentrare possa avere il tempo di programmare adeguatamente la prossima stagione.
Prima di illustrare le condizioni di massima di tale cessione è, però, mio dovere esprimere il punto di vista di chi ha condotto la società negli ultimi anni.
Da quando il Gruppo Pufin ha assunto il controllo della U.S. Avellino ha investito ingenti somme, rilevando il club in serie C1, con una debitoria notevolmente superiore a quella attuale. La U.S. Avellino non ha distribuito ai soci alcun utile, anzi ha sempre avuto bisogno di ingenti capitalizzazioni, alle quali il mio Gruppo ha sempre puntualmente fatto fronte. Ciò è stato fatto nonostante il sequestro delle azioni attuato dalla Magistratura Penale in relazione ad una vicenda nella quale né io, né altri componenti del Gruppo siamo minimamente coinvolti, tanto da non essere neppure parti del relativo processo. L’ultima stagione, poi, ha comportato sotto il profilo finanziario una serie di fattori negativi a tutti ben noti, quali la drastica riduzione dei ricavi per diritti televisivi e la caduta verticale delle presenze degli spettatori, dovuta al fatto che si è giocato di sabato pomeriggio, mentre è da smentire il congelamento dei crediti in Lega, integralmente e regolarmente erogati.
Nonostante queste difficoltà, la società ha continuato ad essere finanziata dal Gruppo nella speranza che il campo restituisse, almeno in parte, il frutto di tanti sacrifici.
Così non è stato. La responsabilità, come sempre, è prima di tutto di chi ha compiuto le scelte gestionali e tecniche.
A tale responsabilità non intendo sfuggire per il semplice ed incontestabile motivo che tali scelte sono sempre state compiute in buona fede e nell’interesse esclusivo della squadra.
Il fine ultimo, in ogni stagione, non solo nell’ultima, è stato quello di tutelare ed onorare al meglio i colori e le persone che agli stessi sono affezionate.
So bene che molti non la pensano così; lo testimoniano attacchi, non solo verbali, a me ed alla mia famiglia; anche questo fa parte del gioco e non mi voglio sottrarre, chiedo solo che le critiche siano informate e costruttive.
Informate, perché si tenga conto dei sacrifici economici compiuti; costruttive, perché si ricordi che, ad oggi, le proposte di acquisizione del club non sono mai state serie, ma, al massimo, un mero espediente per pubblicizzare i propri nomi sulla stampa locale.
Detto questo sotto il profilo economico, mi preme anche prendere posizione sotto un diverso profilo.
I tesserati sono professionisti ed a loro va il mio rispetto e la mia considerazione, anche perché i risultati negativi, nella opinione degli sportivi, minano prima di tutto la credibilità e l’affidabilità di chi va in campo.
D’altra parte, in questo momento, non sarebbe elegante da parte mia fare distinzioni di ordine tecnico su ragazzi che, comunque, hanno lavorato per una intera stagione per provare a conservare la categoria, lo stesso, ovviamente, vale per i tecnici e per tutti coloro che hanno collaborato con la squadra.
A tutti loro va il mio ringraziamento e se proprio devo indicare un motivo di sorpresa, più che di critica, è che, soprattutto nelle ultime gare, non si è vista da parte di taluni, la determinazione e la grinta che, da sempre, è lecito pretendere da chi indossa i nostri colori. Un ringraziamento va anche alle istituzioni che, quanto possibile, sono state vicine ai nostri colori.
Ma il ringraziamento più sentito devo farlo ai tifosi, non solo a quelli che vengono allo stadio per vivere con correttezza la loro passione sportiva, quelli che portano i loro figli e gioiscono e soffrono per le sorti della squadra non diversamente da me. Voglio ringraziare anche i tifosi che legittimamente contestano e che meno legittimamente offendono la dirigenza e la proprietà. So bene che essi sono attaccati ai colori e che in questi identificano una fetta non trascurabile della propria esistenza. Ma anche loro sanno, altrettanto bene, che qualunque dirigenza o proprietà verrà contestata se non riconoscerà loro un “ruolo” diverso e più visibile rispetto a quello dei normali sportivi.
Ebbene, a questi ultimi tifosi va un mio ringraziamento molto particolare, non solo perché sono uno stimolo a far meglio per la società, ma anche perché sono la testimonianza di un mondo del calcio che non esiste più e che loro, nondimeno, si ostinano a difendere. Il calcio è cambiato, per farlo ad alti livelli sono necessari capitali ingenti e organizzazione. Purtroppo nella nostra provincia, mi pare non vi sia a sufficienza né degli uni né dell’altra.
Può non piacere (e neanche a me piace), ma è così ed ignorarlo vuol dire essere condannati all’irrilevanza.
Il mio Gruppo, quindi, non getta la spugna, ma restituisce alla Città ed alla Provincia la loro squadra ed i loro colori, nella consapevolezza di aver operato correttamente, come dimostrato dal fatto che la squadra non si trova in una categoria inferiore a quella in cui è stata rilevata e che, oggi, la situazione finanziaria e patrimoniale è notevolmente migliore rispetto a quella del momento della nostra acquisizione.
Tutte queste considerazioni ed altre ancora non dissimili mi hanno indotto a manifestare pubblicamente, dopo la fine del campionato, l’intenzione di cedere la società nella stessa situazione in cui oggi la detiene il Gruppo. Nondimeno le dichiarazioni del Sindaco di Avellino, tanto più apprezzabili perché intervengono in un momento dell’Amministrazione Comunale di problematica stabilità, mi ha indotto ad anticipare la manifestazione degli intenti del Gruppo.
Pertanto intendo ufficialmente dichiarare al Sindaco di Avellino ed a tutti gli imprenditori a ciò interessati che nessun ostacolo verrà frapposto alle persone intenzionate a rilevare il club, a condizione che dimostrino di avere la capacità finanziaria per fare fronte a tutti i prossimi impegni occorrenti per iscrivere la squadra al campionato di C1.
Allo stesso modo, il corrispettivo della cessione verrà trattato in maniera tale che l’imprenditore subentrante possa liberamente programmare i propri investimenti per le future stagioni calcistiche.
Nella sostanza, chi vorrà manifestare la necessaria volontà e capacità a rendersi cessionario della U.S. Avellino, non avrà alcuna difficoltà da parte dell’attuale dirigenza, che metterà a disposizione tutte le conoscenze e le esperienze maturate in questi anni. Forza lupi!”
Redazione Irpinia
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