Calcio – Le…disavventure di un tifoso alla ricerca di un tagliando

Lettera aperta di un tifoso dell’Avellino: “Ciò che segue è il racconto dell’ultimo weekend di un tifoso dell’Avellino, uno dei tanti al quale è stato riservato il medesimo trattamento. Sia venerdì che sabato ho provato ad acquistare i biglietti per la trasferta a Frosinone, ma sono stato prima scoraggiato (venerdì) e poi mortificato (sabato), senza ottenere i tagliandi. In entrambi i giorni, una calca disordinata, prepotente e rissosa, senza la minima organizzazione di vendita civile (file ordinate, ingressi canalizzati), mi hanno impedito di avere i preziosi biglietti. E’ necessario anche specificare che sabato ho fatto la fila per 3 ore (dalle 10 alle 13), per sentirmi dire che erano finiti i biglietti. Non conoscendo le nuove disposizioni, decidiamo di partire comunque per acquistare un biglietto di tribuna ed assistere alla partita. Verificato sul posto che sarebbe stato impossibile accedere al campo per l’attuazione della Legge Pisanu che vieta la vendita nei giorni delle partite; proviamo ad individuare qualche dirigente avellinese per sperare in un accredito. Nella zona “porta carraia” i dirigenti dell’Avellino hanno subito visto il problema comune a tanti tifosi, ma nessun responsabile della società si è preoccupato di tutelare i propri supporters. Bastava chiedere una cortesia ai padroni di casa, per far entrare ordinatamente gli ospiti sprovvisti di biglietto (pagando e consegnando le generalità ). Sono cose che si fanno, cortesie che si scambiano. Loro (i dirigenti) sono invece scappati a godersi la partita. Due considerazioni:1) – I biglietti per le trasferte andrebbero affidati ad una struttura di vendita organizzata, con una superficie di vendita al pubblico, (quel buco, faceva fare la fila in strada), ha richiesto la chiusura al traffico di via Trinità e l’impiego di 20 poliziotti e carabinieri per calmare le persone. 2 – Il commento sul comportamento dei dirigenti lo lascio al libero arbitrio”.
Forza Lupi