Frosinone 4-2-3-1: Sicignano, Ischia, Pagani, Scarlato (88’ Bocchetti), Bocchetti, Pecchia, Amerini, Lodi, Martini (63’ D’Antoni), Cariello (63’ Troianiello, Evacuo.
A disp. Chiodini, Prosperi, Dedic, Carlini
Avellino 4-1-2-3: Pantanelli, Carbone (73’ Defendi) Maietta, Mengoni, De Angelis, Anastasi, Di Cecco (65’ Porcari), Bracaletti, Sestu (81’ Ragosta), Pellicori, Salgado.
A disp: Gragnaniello, Stella, Baldanzeddu, Quadri.
Marcatori: 32’ Pellicori, 36’ – 68’ Lodi
Ammoniti: Bracaletti, Evacuo, Pellicori, Cariello
Espulsi: Amerini
Arbitro: Brighi di Cesena
Assistenti: De Santis e Lanciani di Arezzo
Quarto uomo: Mannella di Arezzo
Recupero: 1’ primo tempo, 3’ secondo tempo
Un’altra buona prova per l’Avellino che purtroppo torna a casa a mani vuote. Lupi padroni della gara per quasi settanta minuti. I biancoverdi, passati in vantaggio grazie a Pellicori, si fanno rimontare da un grande Lodi. L’Avellino resta fermo a zero punti ma la squadra, almeno sotto l’aspetto del gioco, continua a lanciare segnali confortanti. Buona la prova di Mengoni – che annulla Evacuo – e di Anastasi che crea un vero e proprio muro davanti alla linea difensiva. Promosso anche Pellicori che riscatta le opache prestazioni delle prime due uscite. L’Avellino giunge in Ciociaria con 2mila “coraggiosi” al seguito ed un modulo stravolto anche negli uomini. Carboni presenta un lupo a trazione anteriore con Salgado e Sestu a supporto di Pellicori. Anastasi davanti alla difesa con Bracaletti e Di Cecco a completare il centrocampo. Carbone e De Angelis sugli esterni difensivi e l’inedita coppia Mengoni-Maietta al centro, tra i pali Pantanelli. Dalla gradinata Sud, dove si trovavano i tifosi biancoverdi, fischi per l’ex Felice Evacuo, beccato anche durante tutto l’arco dell’incontro. La squadra di Carboni preme da subito sull’acceleratore, al 4’ cross dalla sinistra di Sestu, sulla sfera arriva Di Cecco che calcia abbondantemente al lato. Sette minuti dopo è nuovamente il mediano abruzzese a provarci, ma anche questa volta il suo tiro è da dimenticare. Al 13’ cross di Lodi, Mengoni di testa anticipa Evacuo e mette in angolo. Al 15’ i padroni di casa si rendono pericolosi con un tiro dal limite di Amerini. Conclusione parata a terra da Pantanelli. Alla mezzora l’episodio che scatena la furia dei lupi. Bella triangolazione Sestu-Bracaletti sull’out di destra, quest’ultimo mette la palla a terra e innesca Pellicori che s’incunea in area e al momento del tiro viene atterrato da Pagani, Brighi invece di concedere il rigore ammonisce il numero nove biancoverde per simulazione. Due minuti dopo l’Avellino trova la rete del vantaggio: Salgado spizzica di testa per Pellicori che stoppa, si libera di un avversario e di destro trafigge Sicignano. Il vantaggio dei lupi dura pochi minuti: al 37’ l’arbitro indica una punizione da buona posizione per fallo di Mengoni su Evacuo. Sulla palla va Lodi che, con un gran tiro a girare, piazza la sfera nell’incrocio alla sinistra di un colpevole Pantanelli. Al 48’ della ripresa Cariello si libera di Carbone e mette la palla al centro per Evacuo che spara alto. Al 53’ la formazione biancoverde ha la possibilità di far male: Di Cecco recupera un pallone colpito erratamente da Scarlato, s’invola in area ma invece di concludere a rete crossa al centro. La retroguardia canarina libera senza problemi. Tre giri di lancette ed è Sestu ad andare al tiro, conclusione ribattuta in angolo. Al 58’ punizione di De Angelis, Pellicori di testa manda alto. Al 61’ tiro teso di Mengoni, Sicignano blocca senza problemi. Al 68’ gli uomini di Cavasin trovano il goal del 2 a 1. Conclusione del neo entrato D’Antoni dal limite. Respinta di Pantanelli, sul pallone arriva Lodi che insacca. All’84’ i laziali restano in dieci per l’espulsione di Amerini. La reazione dell’Avellino è tutta in una mezza rovesciata di Ragosta che manda la palla di poco sopra la traversa. Finisce 2 a 1: l’Avellino c’è, ma i punti tardano ad arrivare. Adesso doppio confronto interno con Bologna e Lecce, si spera che con l’apporto del pubblico la squadra riesca ad ottenere i primi successi.
(dall’inviato Sabino Giannattasio)