Calcio – Enzo De Vito: “L’unità…la ‘medicina’ per raggiungere la B”

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Ci vuole unità per raggiungere l’obiettivo, compattezza per permettere all’Avellino di arrivare lì dove merita, di conquistare una nuova promozione in cadetteria. E’ questa la strada indicata da Enzo De Vito l’ex dirigente dei lupi, che con i biancoverdi ha vinto il campionato di due anni fa. L’avvocato ritiene che questa sia l’unica ‘medicina’ per permettere agli irpini di arrivare in B per la porta di servizio. Con la società irpina ha lavorato per sei stagioni ottenendo risultati prestigiosi alla guida del Settore Giovanile e da figlio di questa terra spera che gli uomini di Vavassori riescano a staccare il biglietto per la serie superiore: “Non essere stati capaci di arrivare alla serie B evitando i play-off è sicuramente una dura mazzata, ma ciò non significa che l’obiettivo sia stato compromesso. L’Avellino resta la compagine più forte del campionato ed il conseguimento del secondo posto, che salvo imprevisti è stato acquisito, dà sicuramente maggiori chance rispetto alle altre pretendenti. La squadra adesso, deve stare tranquilla per riuscire ad ottenere il massimo dei punti per difendere la piazza migliore degli spareggi”. Niente processi. Biancolino e compagni stanno vivendo un momento difficile, ma hanno sicuramente bisogno del sostegno e della ‘bontà’ di tutti coloro che amano questi colori: “Si deve evitare di ‘sparare’ addosso ai calciatori, anzi bisogna capire il periodo di difficoltà ed aiutare il gruppo ad ottenere quanto programmato all’inizio della stagione agonistica. Forse questa squadra non è stata capace di reggere le troppe pressioni. Adesso i tifosi tutti, la stampa, la società devono unirsi e stringersi attorno a questo gruppo che ha bisogno del supporto di tutte le componenti necessarie a fare bene”.
L’esperienza determinante nel ‘minitorneo’?
“Sicuramente. So che ci sono elementi che possono fa venir fuori l’Avellino da questo momento non troppo brillante e condurla li dove merita. Penso che calciatori come Sullo, Ametrano, Riccio, Puleo, Biancolino in momenti del genere possano essere decisivi”. De Vito invita tutti a tenere lontano coloro che non vogliono il bene dei lupi: “Io i play-off con il Napoli li ho vissuti dall’interno e posso dire che la tensione era davvero alta. Ricordo che dopo lo zero a zero del San Paolo i ragazzi erano molto preoccupati. Ansia che si trasformò in concentrazione e determinazione e riuscimmo ad abbattere la corazzata di De Laurentis. In questo momento c’è bisogno soltanto di gente che dimostri affetto a questo gruppo, che spinga la squadra a lottare senza aver paura di nessuno. Bisogna allontanare i ‘tromboni’ che non vogliono il bene di questa società”. L’Avellino a differenza del campionato vinto ai danni dei cugini biancoazzuri ha i favori del pronostico: “Quest’anno è vero a differenza di allora partiamo favoriti, ma c’è da dire che ci sono diverse analogie tra quello e questo finale di stagione. All’epoca arrivammo alla sfida contro i partenopei dopo la pesante sconfitta con la Spal, la vittoria sofferta con il Sora ed il pareggio di Fermo, dovevo i tre punti avremmo potuto ancora insidiare il primato del Rimini. Non escludo che la storia possa ripetersi. In questo momento l’unità è l’unica medicina per raggiungere questa promozione”.
Evacuo non riesce più a segnare, domenica è stato anche bersagliato da fischi. Non si rischia di innervosirlo ulteriormente?
“Il ragazzo sta vivendo un momento non facile e va aiutato, ha bisogno di qualcuno che gli faccia da scudo e che lo stimoli a tornare quello di inizio campionato. Non credo che all’improvviso abbia dimenticato come si gioca a calcio, conosciamo tutti le sue qualità e sono convinto che se esploderanno di nuovo, Felice sarà determinante per le sorti del lupo. Ricordo che il giorno prima della finale Vanin pensava che non potessero farcela, io lo incoraggiai, lo incitai per tutto il tempo. Il giorno dopo riuscì ad essere determinante conquistandosi il rigore che sancì la seconda rete”.
Maglione in questo momento ha un ruolo fondamentale non credi?
“Se lo si fa lavorare come è nelle sue capacità i risultati arriveranno. Quando l’avvocato, che io considero un padre e che a mio avviso è uno dei migliori dirigenti in circolazione ha svolto il suo compito senza intoppi l’Avellino ha spiccato il volo. Il suo ruolo in questo momento è importantissimo, lui ha già vinto i play-off in passato e saprà come preparare la squadra”. Nonostante l’addio di inizio stagione dimostra ancora una volta l’attaccamento alla famiglia Pugliese: “Mi auguro per la città e per i Pugliese che tutto vada per il verso giusto. Marco e Massimo hanno fatto tantissimi sacrifici e meritano di bissare il successo di due anni fa. Dopo la retrocessione potevano lasciare tutto ed invece hanno deciso di andare avanti. Speriamo che possa esserci un ‘remake’di quello splendido 19 giugno”.(di Sabino Giannattasio)

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