Domenico Cecere carica la squadra in vista della sfida con il Vicenza. L’estremo difensore casertano, che in questo campionato è stato tra gli elementi più positivi della formazione allenata da mister Colomba, non intende abbassare la guardia. Il numero diciassette dei lupi fa affidamento sulla vecchia guardia per cercare di conquistare i tre punti contro i veneti. Lui, uno dei pochi ad avere un rendimento quasi sempre superiore alla sufficienza, crede nel vecchio lupo, nei superstiti della passata stagione. Nella restante parte di quel ‘gruppo’ che lo scorso anno ha piegato il Napoli nella doppia finale play-off: “La vecchia guardia è già testata. Gente che già in passato, al di là di qualsiasi valore tecnico, ha sempre mostrato grande spessore umano. Aspetto fondamentale per riuscire a raggiungere la salvezza”. L’estremo difensore chiede unità di intenti all’interno della squadra per raggiungere l’obiettivo prefissato: “Abbiamo bisogno di tutti. In questo momento, accantonato il sogno di raggiungere la salvezza diretta, dobbiamo conquistare lo spareggio tutti insieme. Ora non serve a nulla allontanarci o disgregarci. Bisogna compattarsi ed avere grande fiducia nei nostri mezzi. Ripetendo il dopo Ferrara dello scorso anno. Allora affrontammo una corazzata che tutti davano per vincente. Siamo riusciti in quell’impresa e non vedo perché dobbiamo aver paura di affrontare la Ternana e lo spareggio successivo. La Ternana e l’Albinoleffe sono sicuramente alla nostra portata. L’importante è trovare fra noi grande unione nonché la massima voglia di raggiungere l’obiettivo. Penso che tutti però stiano dando il loro contributo. A me non piace fare distinzione tra vecchi e nuovi, bisogna fare gruppo”.. Torna sulla sfida di Bologna la saracinesca biancoverde: “Al termine della sconfitta di Torino ero abbastanza soddisfatto perché abbiamo giocato bene. Bologna invece mi ha lasciato un pizzico di preoccupazione perché la squadra non ha combattuto come al solito. Questa è stata una parentesi che si è chiusa subito ed ora abbiamo davanti a noi una realtà caratterizzata da due partite molto importanti. Non ci sono prove d’appello, perché sono partite senza ritorno dove dobbiamo cercare di ottenere il massimo”. Sulle parole di Albino a fine gara: “Credo che Albino abbia sbagliato a dire che l’Avellino a Bologna non poteva fare di meglio. Ci sono state tante partite in cui ci siamo espressi bene. Nonostante le assenze, noi siamo fiduciosi e dobbiamo esserlo, perché siamo vivi e già domenica prossima dobbiamo vincere la gara con il Vicenza e guardare settimanalmente quello che verrà”. La salvezza passa per Terni: “Purtroppo è cosi. Noi abbiamo fatto un campionato dall’inizio con mille difficoltà. Se a dicembre o a gennaio qualcuno ci avesse detto che sarebbe stato necessario giocare l’ultima partita di campionato per lo spareggio, penso che tutti l’avrebbero accolto con grande soddisfazione. So che non è facile aver vissuto un sogno fino a domenica scorsa pensando alle tre vittorie. Tuttavia erano parole lontane dalla realtà. La realtà è questa che viviamo oggi e dobbiamo affrontarla a testa alta. Tutto dipende dalla testa, non c’è niente da fare. Credo che sia un fatto psicologico più che fisico. La prestazione di sabato deve essere cancellata”. Hai mai temuto di non poterti salvare? “La paura di non poterci salvare mi è venuta dopo la sconfitta con l’Arezzo e il pareggio di Rimini. Personalmente sono uno che ha sempre lottato fino alla fine per raggiungere qualcosa nella vita. Mi auguro con tutto il cuore di poter fare una grandissima festa l’8 di giugno. Ora dobbiamo solo concentraci”.
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