Calcio Avellino, Taccone: “Non so se ne vale più la pena…”

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Calcio – E’ amareggiato e deluso il patron dell’Avellino Walter Taccone. D’altronde, duemila abbonamenti totali, sottoscritti nella prima fase di una prevendita, per assistere alle gare della squadra del cuore in Serie cadetta, scoraggerebbero qualsiasi condottiero al timone di una nave che ha regalato emozioni e valicato mari burrascosi. A poco è servito il restyling del “Partenio – Lombardi”, la Serie B conquistata sul campo e in anticipo, il tour in provincia del Presidente Taccone sotto il solleone di luglio: “È una vergogna, sono assolutamente sconcertato. Abbiamo fatto di tutto, in questi quattro anni, per cercare di avvicinare il pubblico alla squadra e alla società ma evidentemente c’è stato qualche ingranaggio che si è interrotto – dichiara il patron dell’Avellino Calcio ai nostri microfoni -. Mi dispiace molto perché i nostri sforzi e i nostri sacrifici dovevano essere accompagnati, non da una riconoscenza, ma da una considerazione migliore. Sono molto dispiaciuto, ne prendo atto e non posso fare altro che andare avanti distaccandomi un po’ dall’ambiente perché fino a quando ero coinvolto in prima persona, da un punto di vista di entusiasmo e di gioia, i sacrifici venivano in secondo piano. Ora – continua Taccone – è chiaro che mi sto guardando intorno per vedere se vale ancora la pena continuare a fare sacrifici per questa città o no. Devo fare delle considerazioni e le farò prendendo spunto da tutta una serie di avvenimenti accaduti negli ultimi due tre mesi. Mi riferisco alla questione Logo – chiarisce -, alle contestazioni fatte alla famiglia Taccone e soprattutto alla mancanza di rapporto solidale dei tifosi, é con noi, é con la squadra. Le contestazioni vanno fatte, ma sui fatti, sui risultati. I tifosi devono capire che ora sono lontani dalla squadra e dalla dirigenza. Ricordassero che la società oggi è questa, domani cambia. Ciò che resta è l’Avellino e dunque la squadra. Se avevo pensato di fare un ulteriore passo in avanti, sia per il logo, sia per la famosa ciliegina sulla torta che tutti si aspettano, devo dire che in questo momento sono lontano da entrambe le cose”.
Sull’allestimento della squadra conclude: “Arriverà, quasi certamente, un difensore centrale importante. Per la punta devo fare delle considerazioni. Un attaccante importante richiede sacrifici enormi ed io, da solo, non posso sempre farne. Non è più il tempo che una sola persona possa mettere in crisi le proprie attività per persone che, alquanto pare, non hanno voglia di divertirsi”.(A.V.)

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