di Claudio De Vito – L’umiliazione interna con il Trastevere potrebbe aver decretato il divorzio tra la Calcio Avellino e Archimede Graziani dopo tre mesi e mezzo di matrimonio. Sono ore febbrili in casa biancoverde con summit continui e serrati dalla serata di ieri per cercare di individuare la migliore soluzione per il futuro dei lupi.
Secondo quanto trapela, l’orientamento societario sarebbe sensibilmente mutato rispetto all’immediato post-partita quando ha prevalso la logica della fiducia a caldo. A freddo gli scenari sono cambiati con l’esonero del tecnico di Carrara preso in seria considerazione per assestare una sterzata decisa all’andamento della stagione.
L’Avellino sembrava essere entrato in una fase di definitiva maturazione. Il tracollo per mano del Trastevere invece ha messo a nudo tutti i limiti di una squadra inadeguata alla lotta per il vertice della classifica, ora virtualmente distante otto punti. Archimede Graziani ci ha messo del suo, pur non essendo l’unico responsabile del rendimento dei biancoverdi, e ora rischia seriamente di pagare il conto.
Il destino dell’ex trainer del Lanusei è segnato. Ecco allora che alla ripresa degli allenamenti di domani pomeriggio al Partenio-Lombardi dovrebbe esserci un altro allenatore al posto suo. In lizza per un posto sulla panchina ci sono Salvatore Campilongo (vecchia conoscenza di Ferdinando Sforzini e Nicola Ciotola nell’ultimo Avellino dell’era Pugliese), Nello Di Costanzo e più defilato Ezio Capuano.
In serata è attesa la risposta alla crisi tecnica da parte della società che intanto si ritrova a fare i conti anche con i movimenti di mercato congelati dall’incertezza in panchina. Società che però deve fare in fretta, altrimenti si rischia di perdere altro terreno in un campionato che non aspetta nessuno nei giochi di primato. Il progetto Sidigas vacilla già.