Calcio – Un anno di crescita per l’Avellino Calcio. Cambiano i progetti, mutano gli obiettivi. I lupi vogliono risalire in serie B, lasciandosi alle spalle il Campionato di assestamento della gestione Bucaro. Rastelli è l’uomo giusto. Il trascinatore che, per mano, sta accompagnando i biancoverdi alla vittoria del Campionato o quantomeno ad una posizione in zona play off. Il motivatore che mancava ai lupi per ululare sempre più forte. Di seguito, il bilancio 2012 dell’Avellino Calcio, a cura di Anna Vecchione.
Gennaio: i lupi di Giovanni Bucaro inaugurano il 2012 affrontando il fanalino di coda Foligno in terra umbra (8/01/2012). Prima sconfitta del nuovo anno (1-0) contro un’avversaria presa, evidentemente, troppo sotto gamba. Un’Avellino disastrosa, superficiale. Un implacabile Guidone beffa l’estremo difensore biancoverde Fumagalli con un destro incisivo. Delusione ed amarezza negli animi dei supporters irpini ma anche consapevolezza di un Campionato di transizione. La società avellinese, difatti, sottolinea continuamente l’obiettivo stagionale per il torneo in corso: la salvezza. Il 15 gennaio, tra le mura amiche, arriva il Pisa di mister Pagliari. I “ragazzotti” del tecnico nerazzurro, sprecano molte occasioni e Zigoni li castiga. Avellino batte Pisa per 1 a 0. In biancoverde, intanto, arrivano volti nuovi: l’esterno d’attacco Manuel Ricci, l’incontrista Luigi Capua ed il difensore centrale Armando Izzo. Gli irpini si guardano bene le spalle, rafforzando l’organico in chiave salvezza. In casa della Tritium, il 22 gennaio, i lupi schiumano di rabbia. L’altalena fa su e giù e non bastano il bel gioco e le buone volontà. All’Avellino manca un boomber di qualità, un attaccante vero, quello che ti fa vincere quelle partite insidiose dove un tiro in porta spegne sul nascere le velleità avversarie. Zigoni non lo è ancora e De Angelis non riesce a ritrovare la sua forma migliore. I lombardi sfruttano un’ingenuità difensiva dei biancoverdi e strappano una vittoria immeritata facendo tornare a casa l’Avellino con un pugno di mosche (1 – 0). Il mese si chiude con una vittoria al “Partenio – Lombardi” contro il Viareggio, schiantato da un doppio Zigoni (29/01/2012).
Febbraio: primo derby del 2012 per i lupi contro il Sorrento di mister Ruotolo. Ginestra prima, Basso poi, accompagnano i lupi al ko (2 – 0). Altro stop pesante dopo il “nevone” che invade l’Irpinia e che avrebbe dovuto decidere il rinvio della gara. Il 12 febbraio, poi, salta, a causa del maltempo, Avellino – Pro Vercelli ma nel recupero, nulla ha potuto la squadra del tecnico Braghin che, pur essendo la rivelazione dell’anno, cade al “Partenio – Lombardi” per 2 a 1 (7/03/2012). Il 25 febbraio, i lupi affrontano il Carpi, terza forza del Campionato e migliore attacco del torneo. Il gruppo di Notaristefano è solido e compatto ma l’Avellino riesce a conquistare un importantissimo punto a Reggio Emilia in prospettiva salvezza (0 – 0). A livello societario, intanto, il socio Marco Cipriano, nonché Presidente dell’A.S. Avellino 1912, inizia a manifestare cedimenti economici che il sodalizio preferisce gestire con assoluta riservatezza.
Marzo: il 4 marzo l’Avellino sprofonda nuovamente nel baratro. Il Monza espugna il Partenio per 2 reti ad 1. Un super Tiboni sigla una doppietta. Inutile la rete di De Angelis. Il dado è ormai tratto. Altra batosta per i biancoverdi l’11 marzo in casa della Ternana. 2 a 1 il risultato finale che vede l’Avellino arrendevole e senza grinta. Lupi rinunciatari difronte ad una Ternana troppo forte e troppo in forma. Una sfida senza storia che vede gli umbri dominare in lungo e in largo [Danti (T), Bernardi (T), Cardinale (A)]. Il 18 marzo, però, gli irpini trovano il riscatto contro il Foggia tra le mura amiche (4 – 0). Una prestazione spettacolare quella espressa dagli uomini di Giovanni Bucaro che dominano il match ed archiviano definitivamente il discorso salvezza. Il successo è firmato: D’Angelo, Millesi, Zigoni e De Angelis. Lupi in ascesa? Purtroppo no. Il 25 marzo, collezionano un’altra sconfitta in trasferta. Questa volta contro la Reggiana al “Giglio” (1 – 0). Matteini porta in vantaggio gli emiliani approfittando di un’ingenuità della difesa biancoverde.
Aprile: in anticipo serale, l’Avellino serve il “pesce d’aprile” al Benevento del tecnico Imbriani. Il derby campano, valido per la 29^ Giornata di Campionato, termina in parità (1 – 1). Per la prima volta dopo ben otto anni, i sanniti tornano al “Partenio – Lombardi” e con l’illusione di poter far loro la vittoria. Cia sigla il vantaggio nel primo quarto d’ora. Al 93°, nell’attesa del triplice fischio, Zigoni beffa il Benevento e lo stadio esplode. Il 4 marzo, è la volta del Como che batte l’Avellino per 1 a 0. Ripa, su rigore, sigla il suo sesto gol in Campionato. I lupi cercano il riscatto nella gara successiva contro il Lumezzane. Niente da fare. Troppe occasioni sbrindellate, sciupate. Punti al vento regalati ai lombardi. Il 22 aprile arriva il pareggio con il Pavia. L’Avellino conquista un punto decisivo per il matematico salvataggio (Zigoni al 5’, Marchi al 71’). Pessima la prestazione dei lupi. Unico a salvarsi super Fumagalli, autore di diversi interventi decisivi. Vincere: l’imperativo in casa Avellino, alla vigila del match contro il Pavia. Ma come spesso accade tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. I lombardi sono alla ricerca di punti preziosi per allontanare in maniera decisiva l’ultimo posto e cercare di scalare qualche posizione in ottica play out. L’Avellino è ormai in vacanza e, anche il 29 aprile, in casa della Spal (3 – 1), colleziona un’altra figuraccia lontano dal “Partenio”.
Maggio: Ultima gara di Campionato per i lupi contro il Taranto. Troppo in forma gli uomini del tecnico Dionigi che subiscono una rete di Zigoni e rispondono con Sciaudone e Di Deo. L’Avellino è già salva e Bucaro non si lascia intimorire dall’ennesima sconfitta. D’altronde, l’obiettivo, è stato raggiunto con successo e in largo anticipo. Il tecnico palermitano non ha più stimoli in Irpinia e decide di andare via ed abbandonare il progetto Avellino. La società, il 21 maggio, comunica che l’allenatore della prima squadra per la stagione 2012/2013 è Massimo Rastelli. Un accordo biennale per il tecnico partenopeo che succede, dunque, a Giovanni Bucaro. Rastelli porta con sé il suo fidato staff: Collaboratore Tecnico Dario Rossi, Preparatore Atletico Fabio Esposito, Preparatore Portieri Davide Dei, Collaboratore Tecnico e Recupero Atleti Paolo Pagliuca.
Giugno: il socio dell’Avellino Cipriano passa lo scettro di Presidente al Dottore Walter Taccone e vende le azioni dell’Avellino Calcio ai membri esistenti che, privatamente, se le ripartiscono. Intanto, Rastelli si fa ben volere dalla piazza avellinese e scalda l’ambienta in vista del Campionato che verrà. Il duo Taccone – De Vito, lavora senza sosta per il mercato di luglio.
Luglio: il club irpino chiude le prime trattative di mercato e si prefissa un nuovo obiettivo: play off o serie B. I volti nuovi in casa Avellino sono: il difensore centrale, ex Pergocrema Alessandro Fabbro, la punta ex Nocerina Emanuele Catania, il boomber Gigi Castaldo, il “pitone” Raffaele Biancolino, il difensore Antonello Giosa, il terzino Luca Bittante, i centrocampisti Federico Angiulli e Michel Panatti ed il portiere, secondo di Fumagalli, Giuseppe Di Masi. I biancoverdi partono per il ritiro di Sturno.
Agosto: dopo una serie di amichevoli (Primavera del Napoli e Juve Stabia le più importanti), l’Avellino di Rastelli si imbatte nella Tim Cup Coppa Italia Lega Pro ed attende la diramazione dei Calendari. Il 9 agosto arriva l’ufficialità. Biancoverdi nel Girone B di Prima Divisione Lega Pro con: Prato, Catanzaro, Barletta, Frosinone, Carrarese, Nocerina, Andria BAT, Perugia, Benevento, Pisa, Latina, Sorrento, Gubbio, Viareggio e Paganese. La sera del 24 agosto, al Campo Coni, l’Avellino si presenta alla città e alla provincia. Una gran bella manifestazione all’interno del “Memorial Dino Gasparro – 1^ Festa del lupo”, organizzato dalla Curva Sud Avellino. L’intero ricavato va in beneficenza all’Associazione Italiana Persone Down.
Settembre: start al Campionato 2012/2013. Il 2 settembre i lupi scendono in campo al “Partenio – Lombardi” con il Prato. Non ancora al top della condizione, hanno dei buoni lampi, ma ancora discontinui e poco sinergici sul rettangolo di gioco. Dopo molteplici occasioni sprecate dalla formazione di Rastelli, al 39’, Catania trova il gol. Risponde Corvesi, nel finale, trovando il pareggio (1 – 1). Primo blitz dell’Avellino in quel di Carrara il 9 settembre. A firmare il primo ululato dei lupi, il “pitone” Biancolino su rigore. L’Avellino esce dallo “Stadio dei Marmi” con tre punti importantissimi dopo una partita dominata ma anche molto sfortunata. Due legni e reti sprecate in quantità industriale ma i biancoverdi tornano a vincere fuori casa dopo ben 9 mesi (04/12/2011 Pavia-Avellino 2-3) e soprattutto riscattano il mezzo passo falso dell’esordio contro il Prato rilanciandosi in ottica campionato. Il 16 settembre, in Irpinia, arriva la Paganese. Primo derby per l’Avellino di Rastelli sotto gli occhi di più di 4000 spettatori. I lupi cadono nuovamente tra le mura amiche facendosi raggiungere, nel finale, dagli uomini di mister Grassadonia. Una prestazione deludente da parte della formazione biancoverde che trova il vantaggio con Castaldo e poi lascia pareggiare i conti agli azzurrostellati con Girardi (1 – 1). Il 23 settembre, lupi contro streghe in quel di Benevento. Che tonfo i sanniti. De Angelis prima, Castaldo poi, castigano i cugini del Benevento su rigore. A nulla serve la rete di Pedrelli a fine primo tempo. I giochi son già fatti e i lupi portano a casa tre punti preziosi per farsi spazio nelle posizioni più alte della classifica. Nel ritorno al “Partenio – Lombardi”, circa mille tifosi davanti alla Porta Carraia ed è festa grande. Il momento è positivo. L’Avellino, in casa, il 30 settembre, batte il Barletta per 1 a 0. I biancorossi cadono nella tana dei lupi che conquistano la vetta. A punire l’opaco Barletta, super Gigi Castaldo.
Ottobre: il 7 ottobre arriva il primo stop per gli uomini di Rastelli in casa del Frosinone. Circa duemila i supporters biancoverdi presenti al “Matusa” in terra laziale. Gucher e Bottone, gli autori dei gol. L’Avellino risponde con Biancolino su rigore. Termina 2 a 1 il big match tra lupi e Ciociari. L’Avellino regala il primo tempo al Frosinone; nella ripresa, grande reazione ma i laziali sanno soffrire, seppure in dieci uomini. Il 14 ottobre, altra “botta e risposta”, al “Partenio – Lombardi”. Questa volta tra Avellino e Perugia. Gli irpini corrono avanti con Catania. Gli umbri li agguantano con un super Esposito che salva il Grifo dalla sconfitta. Il 28 ottobre, Rastelli colleziona il suo quarto pareggio. Avellino sprecona contro un Viareggio grintoso e determinato. Biancolino su rigore al 16’ deve obbedire alla risposta toscana che arriva da Maltese al 47’ (1 – 1).
Novembre: il 4 novembre, al “Partenio – Lombardi”, torna Bucaro a far visita. Questa volta alla guida del Sorrento con il quale ne esce a testa china (3-0). Avellino concentrata e determinata. A decidere l’incontro: Castaldo al 6’ e al 29’ su rigore e De Angelis al 47’. Il 9 novembre è una data da dimenticare per Millesi e compagni. Grande prestazione dei molossi di Auteri che non trovano grandi difficoltà a stroncare un’Avellino inesistente. Nocerina 1, Avellino 0. L’ex Evacuo non si smentisce. “E’ solo un passo falso. Un incidente di percorso” – dichiara il Direttore Tecnico biancoverde Enzo De Vito nell’immediato dopogara. E vero è stato. I lupi, il 18 novembre stendono il Gubbio di Sottil tra le mura domestiche (2 – 0). Gran bel gioco quello espresso da Catania e compagni che non concedono quasi nulla agli avversari. Trionfo firmato Herrera e Castaldo e Nocera termina velocemente nel dimenticatoio. Intanto, il secondo portiere dell’Avellino, Giuseppe Di Masi rimedia una brutta frattura; la società prende provvedimenti e tessera l’estremo difensore, classe ’81, Federico Orlandi (ex Gela, Fano, Lecco, Sanremese, Latina ed Olbia).
Dicembre: altro match casalingo per i lupi di Rastelli. Il 2 dicembre arriva il Latina, diretta concorrente al salto di Categoria. A Castaldo risponde Cafiero (1 – 1). Due punti persi per l’Avellino che il 9 dicembre stende l’Andria per 2 a 0 in terra pugliese. Il tecnico partenopeo conquista il suo sesto successo stagionale grazie ad una doppietta dell’ex di turno Biancolino. Una vittoria, quella del “Degli Ulivi” che consente agli irpini di risalire in classifica: ora è ad un solo punto dal terzetto che guida la graduatoria. Il 16 dicembre i lupi umiliano il Catanzaro al “Partenio – Lombardi”. Squadra che vince non si cambia. Rastelli schiera in campo l’undici trionfante contro l’Andria. Si torna al successo interno. Biancolino e Castaldo piegano i calabresi (2 – 0). Il regalo di Natale, per gli amanti del lupo, arriva in anticipo contro il Pisa il 21 dicembre. Una vittoria da primato per i biancoverdi (3-0). I lupi espugnano l’”Arena Garibaldi” senza difficoltà alcuna. Avellino capolista e campione d’inverno. Un successo storico quello in Toscana. A siglare l’incontro: Biancolino – Castaldo su rigore e Bariti. Il 28 dicembre, la grande famiglia biancoverde festeggia la chiusura del 2012 con un gran cenone. A raffigurare la mastodontica torta, il lupo dell’A.S. Avellino 1912.