C. M. Ufita – A Parma per la presentazione del sarcofago Shepsesptah

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C.M. Ufita – La comunità montana dell’Ufita fa tappa a Parma, giovedì 27 aprile, per intervenire all’incontro che si svolgerà presso il museo archeologico nazionale, organizzato per presentare alla comunità scientifica nazionale ed internazionale il sarcofago antropoide di Shepsesptah. L’importante reperto è stato recentemente restaurato grazie anche al contributo offerto dall’Ente. L’evento è di assoluta rilevanza anche perché il sarcofago, risalente alla XXVI Dinastia (664-332 a.C.), è uno dei cinque ancora esistenti in tutto il mondo. Elemento caratteristico è che le operazioni di restauro sono state eseguite a porte aperte, alla presenza di numerosissimi visitatori che da tutta Italia hanno voluto assistere ai vari passaggi, attraverso i quali è stato possibile riqualificare un’opera di assoluto pregio. “L’Ente montano ha inteso contribuire alla realizzazione del restauro per perseguire alcuni obiettivi, che vanno anche oltre la dimostrazione dell’attenzione nei confronti del significato storico, culturale e scientifico che l’evento ha assunto – spiega il presidente Giuseppe Antonio Solimine – in quanto esso rappresenta per noi l’opportunità di promuovere le attività di scambio tra culture e tradizioni diverse”. Attraverso questa iniziativa la Comunità montana dell’Ufita ha inteso lanciare un messaggio chiaro, che parte da un Ente territoriale del meridione per incrociare un evento culturale appartenente alla storia del Nord Italia. “Il Sud, insomma, ritenuto tradizionalmente assistenzialista – spiega Solimine – reagisce e diventa protagonista nel processo di collaborazione istituzionale e di progressiva condivisione delle ragioni poste a fondamento dello sviluppo culturale e sociale del Paese”. “Avendo contribuito al restauro, che è stato realizzato con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, abbiamo lasciato per sempre la nostra traccia al museo archeologico di Parma e abbiamo creato le condizioni per aprire un confronto tra realtà territoriali diverse”, continua. Alla manifestazione di giovedì verranno promosse le ricchezze locali, consistenti in risorse storiche, artistiche, culturali, archeologiche ed architettoniche “che non sono seconde a nessuno e incoraggeremo i vertici istituzionali presenti all’incontro ad organizzare visite nelle nostre zone”. Il problema, per Solimine, non è creare le fonti da utilizzare per le attività di sviluppo sociale, che già ci sono, ma farle conoscere al grande pubblico. Di qui l’impegno a impegnare risorse economiche ed umane, che vanno proprio verso questa direzione. “Realizzare questo obiettivo significa dare anche un significato alle numerose altre iniziative presenti in Irpinia e che riguardano il rilancio delle attività artigianali, economiche e gastronomiche – conclude Solimine – Ritengo, infatti, che sia indispensabile mettere in rete tutte le nostre specificità locali, legandole tra loro con un filo logico che possa trasformarle in un vero e proprio sistema di relazioni da porre a base dell’offerta turistica. I segnali sono positivi, anche perché il turismo rurale e culturale è molto richiesto, e questo ci spinge a continuare il nostro impegno sulla strada intrapresa”.

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