“Si sta diffondendo la voce che SEL è la stampella del pd e che ubbidirà ciecamente alle proposte dei moderati del pd. Non c’è cosa più falsa di questa”. Lo scrive in una nota Giuseppina Buscaino dell’assemblea Regionale di SEL.
“SEL – continua – si sta battendo all’interno della coalizione Italia Bene Comune con successo. E’ una notizia di oggi che abbiamo ottenuto il consenso del candidato premier della nostra coalizione per il REDDITO MINIMO GARANTITO. Adesso anche Bersani è d’accordo che serve una norma per i lavori non protetti dai contratti collettivi che preveda salario minimo garantito. Ecco perché è utile sostenere Sinistra Ecologia e Libertà! SEL si batte per “Il diritto di avere diritti”. Lo spostamento a sinistra della coalizione dopo le primarie ha spinto Ichino a lasciare il pd e a migrare nello schieramento di Monti che è uno schieramento liberista. Il pd è un grande partito che comprende tendenze politiche diverse. E nessuno delle persone fortemente critiche e che pensa che SEL sia la stampella del pd, ha pensato che se non ci fosse stata SEL nell’alleanza, il pd si sarebbe alleato con Monti impoverendo notevolmente la sinistra! Credo che i diffidenti di sinistra dovrebbero riconoscerci questo merito. Il Governo Monti si è accanito verso i più deboli, poveri, pensionati e disabili. Basta a pensioni da fame : un cittadino non può vivere sotto la soglia dei 1000 euro mese e pertanto vanno aboliti i vitalizi, le pensioni d’oro e tagliati del 50% il numero dei parlamentari. SEl si batterà con efficacia per i diritti di tutti. Per il diritto al lavoro come prima cosa. Per i diritti dei migranti e per questo ha candidato Giorgio Airaudo Segretario Nazionale FIOM – CGIL, Pape Diaw, il portavoce della comunità senegalese a Firenze e Laura Boldrini ex Portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR. Ci batteremo contro la precarietà che ha distrutto la vita dei giovani. Altri movimenti di sinistra rischiano di non raggiungere il quorum e comunque tolgono voti a PD , SEL e PSI e rendono impossibile una vittoria del centro-sinistra al Senato facendo il gioco di Monti, Berlusconi e Maroni con la possibilità che, dopo le elezioni, Bersani sia costretto ad un’alleanza con Monti e Casini; invece di spostare il governo a sinistra si rischia di spingere l’Italia a destra”, conclude.