Bullismo e spaccio nelle scuole: arriva YouPol, l’app della Questura

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Renato Spiniello – Cade a pennello la conferenza stampa di presentazione della nuova iniziativa della Questura di Avellino, denominata YouPol, attraverso la quale ogni cittadino potrà concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita, rendendosi parte attiva del sistema sicurezza.

Proprio negli ultimi giorni in città si sono verificati due gravi episodi di violenza in due diverse scuole e la nuova applicazione, scaricabile per smartphone, consente ai giovani in particolar modo di segnalare in maniera del tutto anonima episodi di bullismo o spaccio di droga. “L’app ha una duplice funzionalità – ha spiegato il Questore Luigi Botte – in quanto vale sia come attività di prevenzione, ma rivolge anche il messaggio a giovani di rendersi protagonisti e non spettatori della sicurezza. Ci tengo a sottolineare che non è affatto una sorta di Grande Fratello”.

Anche la dirigente scolastica provinciale Rosa Grano era presente alla conferenza stampa. “Giusto che la nostra provincia avesse quest’opportunità – ha affermato – che mira a sensibilizzare e responsabilizzare i nostri giovani e spero che venga accolta con piacere”.

Intanto in mattinata è arrivata la decisione del Consiglio di Classe sullo studente che la settimana scorsa ha colpito con uno schiaffo un professore all’Itis Guido Dorso. Il 18enne potrà sostenere l’esame di maturità, ma verrà sospeso per una decina di giorni e in più dovrà sostenere un percorso di rieducazione.

“Sono provvedimenti previsti dall’ordinamento – ha detto la dirigente Grano – e rispondono sia a logiche amministrative che disciplinari. La missione della scuola è di educare e formare e quindi sono due misure che si compensano”. Per quanto riguarda invece la vicenda che ha coinvolto la scuola media Leonardo Da Vinci, la Grano glissa: “La dirigente scolastica sta procedendo con la fase istruttoria, in seguito verranno presi gli adeguati provvedimenti”.

Tornando però all’episodio del Dorso, gli accertamenti della Questura sono partiti solo in seguito alla diffusione della notizia tramite la stampa, visto che non c’è stata alcuna denuncia da parte del dirigente Carmine Iannaccone e del professore vittima dello schiaffo. “Appena appresa la notizia grazie ai giornalisti – ha confessato il Questore – ci siamo attivati per fare chiarezza e stabilire cosa era veramente successo”. “Nessun tentativo di elusione – ha invece concluso Grano – il preside ha solo cercato prima di capire, parlando con il ragazzo e con l’insegnante”.