Bucaro vuole un Avellino al top: sarà la settimana

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di Claudio De Vito – Oggi il meritato riposo, domani la ripresa premendo il pulsante start di una settimana diversa dalle altre. A Latina l’Avellino si giocherà l’accesso in C subito o attraverso l’appendice dello spareggio promozione con il Lanusei acciuffato ieri grazie al successo sulla Torres. Un pizzico di delusione a caldo per il pari dell’ex capolista solitaria, ma il sentimento comune che pervade la piazza biancoverde è di positività per un risultato insperato qualche tempo fa.

E allora domani pomeriggio al ritorno in campo si annuncia un morale alle stelle da parte di un gruppo che viaggia a ritmi impressionanti da un paio di mesi a questa parte. Un entusiasmo che Giovanni Bucaro dovrà gestire man mano che i suoi uomini si avvicineranno all’appuntamento del “Francioni”. Serviranno testa e gambe al top e allora ecco che si è fatta strada la partenza anticipata alla volta del Lazio.

Domani la decisione definitiva ma, secondo quanto emerge, già dopo l’allenamento di mercoledì o al massimo quello di giovedì la missione pontina dovrebbe scattare. Si tratterebbe di un mini ritiro nei dintorni di Latina che darebbe ai lupi la possibilità di concentrarsi al massimo e allenarsi su un terreno in erba naturale così da prendere confidenza il più possibile con il manto erboso della sfida di domenica.

Intanto, in attesa che il campo emetta il suo verdetto, si rincorrono ipotesi sulla sede dell’eventuale spareggio per l’approdo in C del 12 maggio. Il campo neutro dovrebbe essere individuato nel Lazio dove però soluzioni come quelle di Rieti e Viterbo non sembrano offrire garanzie, sia sul piano della capienza sia perché entrambi gli stadi sono dotati di erba naturale di cui le due contendenti farebbero volentieri a meno essendo abituate a calcare il sintetico.

Impraticabile l’opzione Latina per ovvi motivi legati alla rivalità tra la tifoseria irpina e quella pontina, nonché lo Stirpe di Frosinone già prenotato per Frosinone-Udinese. Solitamente per finali o spareggi la Lega Nazionale Dilettanti si serve del “Gino Bozzi” di Firenze, già Centro di Formazione LND, che però ha una capienza inferiore alle quattromila unità non consona a quella che sarebbe la risposta di pubblico biancoverde. Non è da escludere a questo punto che si valutino anche Umbria o Abruzzo.