AVELLINO – (4-3-2-1) Taglialatela, Panarelli, Riccio, Allegretti, Millesi (18’ st Rastelli), Docente (18’ st Danilevicius), Fusco, Russo, Masiello, Criaco, Leon (32’st Leone). A disp: De Marco, Cinelli, Ametrano, D’Andrea
Allenatore: Oddo
BRESCIA – (4-2-3-1) Agliardi, Stankevicius, Piangerelli, Cortellini (20’ pt Turato), Milanetto (34’st Hamsik), Bruno, Del Nero, Maresco, Possanzini (20’ st Zambrella), Zoboli Mannini. A disp: Viviano, Strada, Alberti,Salgano J.
Allenatore: Maran
ARBITRO – Moranti di Ascoli Piceno
Ass: Giordano, Liberti , IV° La Mura
RETI – 1’pt Possanzini, 16’ st Leon (rig), 31 ‘ pt Mareco, 45’ pt Zoboli, 3’ st Bruno, 12’ st Stankevicius, 45’ Panarelli
NOTE – Ammoniti Panarelli, Russo
Recupero – 1’ pt – 4’ st
La serata è di quelle, che hanno una nota di tristezza. Ritornano le luci al Partenio ma non la festa.
L’Avellino rimedia una sonora sconfitta, la seconda consecutiva davanti al pubblico del Partenio. Prima, che termini la partita in sala stampa già circolano voci sui papabili successori di Oddo. Al tecnico siciliano saranno fischiate le orecchie durante l’arco dei 90 minuti più sofferti del campionato, senza sosta. Festeggia invece Maran, la sua squadra riesce ad infilare la porta cinque volte, quattro di queste su colpi di testa. C’è qualcosa che non và. L’Avellino non gira, stenta a carburare e marchia nella mente degli spettatori una bruttissima prestazione.
Il Brescia mette subito le cose in chiaro: dopo 1’ minuto dal fischio d’inizio del signor Moranti, cross dalla destra di Milanetto per Possanzini che di testa batte Tagliatatela nell’angolino basso della porta.
L’Avellino prova a riorganizzarsi, ma non è facile per gli irpini ripartire. La rete del primo minuto ha tramortito la squadra di Oddo di fronte ad un Brescia arrembante, che continua a spingere il piede sull’acceleratore costringendo i lupi nella propria metà campo.
Nei primi minuti di gioco, Possanzini si dimostra una vera spina nel fianco nella retroguardia biancoverde, mentre il pubblico inizia ad acclamare a gran voce il nome di capitan Puleo, che per l’occasione si è accomodato in tribuna.
A dimostrazione un passaggio filtrante nei pressi dell’area irpina, con Masiello che si lascia sfuggire la palla è Criaco a metterci una pezza spazzando l’area.
Al 10’ parte il contropiede irpino che però termina tra le braccia di Agliardi.
Al 16’ all’Avellino torna il sorriso: fallo di mano su punizione di Allegretti, il signor Morganti non ha dubbi ed assegna un calcio di rigore all’Avellino. Sul dischetto si porta Leon, che freddo trasforma.
Rinasce l’Avellino, che nel corso dei minuti galvanizzato dal pareggio cresce in campo, ed inizia a proporsi con spunti interessanti nella metà campo avversaria.
Il Brescia si porta in avanti, perde palla e Docente parte in contropiede; Morganti però ferma il gioco per un fallo su Cortellini che, infortunato, viene sostituito da Turato.
Quasi sulla mezz’ora le rondinelle fanno le prove generali: propulsione sulla sinistra, che mette in moto Bruno la cui conclusione a botta sicura è respinta da Tagliatatela, sulla ribattuta ci riprova Bruno, ma la palla termina alta. E’ solo il preludio del gol: al 31’ punizione di Mannini che pennella per la testa di Mareco, Tagliatatela respinge di pugni ma la palla gonfia il sacco.
L’Avellino non ci sta e tenta la reazione. Millesi si destreggia in area ma, calcio al lato. I biancoverdi soffrono in mezzo al campo la migliore organizzazione dei biancoazzurri.
Brividi ancora di marca longobarda, affondo del Brescia in area irpina, Bruno serve di testa Del Nero che spara su Tagliatatela
Gli uomini di Maran prima di ritornare negli spogliatoi riescono ad affondare un nuovo colpo: corner di Del Nero, torre di Stankevicius, incornata di Zoboli, il bottino lombardo sale a tre.
Inizia la contestazione del pubblico, Oddo esce tra i fischi.
L’inizio della ripresa è da incubo per i lupi. Dopo 3’ il Brescia spezza letteralmente le gambe all’Avellino, grazie anche all’ennesima dormita generale della difesa irpina. Rimessa in area di Stankevicius, palla al centro dell’area Criaco liscia la palla, l’incornata di Bruno indisturbata scavalca Panarelli, lascia interdetto Tagliatatela e finisce nella porta.
Parte la protesta del tifo con il coro “meritiamo di più” ed il Partenio sembra essere ritornato a due anni fa quando alla giuda della squadra c’era Zeman e cori del genere erano all’ordine del giorno. Ma ciò, dura qualche minuto, la curva ritorna ad urlare per incitare la squadra.
La reazione dell’Avellino c’è ma è sterile. Ci prova Fusco con un tiro dai 20 metri che termina alto sulla traversa.
Il Brescia serve il colpo di grazia all’undici biancoverde, Bruno si libera di tre uomini e dalla destra in verticale serve Stankevicius che fa secco l’estremo difensore biancoverde. Oddo prova a dare una nuova marcia alla sua squadra operando due cambi simultanei, Rastelli al posto di Millesi e Danilevicius per Docente. Non c’è più storia, l’Avellino prova ad attaccare ma, non riesce più a superare la barriera eretta dagli uomini di Maran.
Sul finire Panarelli riduce il gap con un colpo di testa su cross di Panarelli, ma non basta, serve di più.
L’Avellino esce tra i fischi dell’intero stadio, mentre invece la squadra applaude la curva Sud forse l’unica vincitrice in campo. Più del Brescia. (di emmepi)