Stabilizzazione dei precari in Comune, dipendenti precari chiedono “che venga rispettato quanto stabilito all’esito dell’incontro dello scorso 2 ottobre, alla presenza di S.E. il Prefetto di Avellino Maria Tirone, su richiesta del segretario della Funzione Pubblica Marco D’Acunto.
I dipendenti precari precisano che l’accordo raggiunto prevede che presso il Ministero dell’Interno debbano essere presenti il Comune, la Cgil Funzione Pubblica ed uno dei dipendenti precari, “al fine di avere i chiarimenti, ritenuti necessari dall’Ente, visti i dubbi espressi dall’Amministrazione Comunale, in merito alla possibile applicazione delle linee guida ANCI che prevedono con riferimento alla legge Madia l’aver approvato da parte dell’Ente il bilancio di previsione 2017/2019, il rendiconto 2016 e il bilancio consolidato 2016, tutti strumenti finanziari già licenziati dal Comune di Avellino”.
“Non si comprende, pertanto, perché l’Amministrazione Comunale ed i suoi dirigenti che hanno fermamente dichiarato la volontà di voler chiudere il processo in atto, dirimendo i dubbi con un confronto presso il Ministero dell’Interno, di fatto, oggi, ritengono che la presenza della rappresentanza sindacale non sia necessaria. Ciò nonostante gli accordi presi e pur avendo la stessa rappresentanza sindacale già contribuito ad una positiva conclusione di procedure analoghe presso altri enti”.
I dipendenti precari del Comune di Avellino manifestano “le loro perplessità rispetto a quanto accaduto e tutta la loro preoccupazione rispetto ad una vicenda che mette a rischio la vita di otto famiglie viste le criticità finanziarie dell’Ente e l’imminente scadenza dei loro contratti”.