Boniciolli: “Abbiamo bisogno di un esterno”. Strong verso il taglio

Oggi il gruppo biancoverde si ritrova in palestra dopo la sconfitta rimediata a Bologna. Ma dal Pala Dozza gli atleti irpini sono usciti a testa alta, tra gli applausi degli Original Fans e dei tifosi della Fossa biancoblù. Boniciolli cercava delle risposte da alcuni giocatori, in particolare voleva una reazione dopo la “deblacle” interna con Cantù. In parte c’è stata. Davvero molto bene Rossetti. Il “Rosso” è stato più attivo del solito, facendosi valere sia nella metà campo difensiva che in quella offensiva. Sette i punti realizzati, buona difesa, nei limiti del possibile, contro quel fenomeno che si chiama Belinelli e tanti minuti in campo. Anche Jamison, che ha dovuto battagliare contro due giocatori più atletici come Moiso e Thomas, ha giocato una buona gara. Davvero ottimo il match disputato da Strong. L’ala avellinese è stato presente in attacco, a rimbalzo ed in difesa. Ha penetrato quando c’era da attaccare il ferro, ha tirato quando c’era da tirare. Ottime le sue percentuali al tiro, 5/8 da due, 2/3 dall’arco dei tre punti. Peccato però l’ex giocatore del Fuenlabrada abbia offerto una prestazione di tale livello solo alla 15ª giornata di andata. Ormai il suo destino sembra essere segnato. Il suo taglio è vicino, a meno che nelle ultime ore non ci siano dei ripensamenti. Peccato perché la sua struttura fisica, permetteva a Boniciolli di sfruttarlo anche come 4 tattico come fatto a Bologna. Molto male invece Dorkofikis. Il lungo greco sembra essere aver fatto un passo indietro se si considerano le sue qualità. È ritornato quello delle prime giornate dello scorso campionato. Si vede che l’aria romagnola gli ha proprio fatto male. In 14’ minuti di utilizzo ha totalizzato un meno 4 di valutazione. Di lui ci si ricorda solo per la tripla messa a segno allo scadere del 2 periodo. Un po’ poco per un giocatore che è chiamato a fare di più. Forse proprio per questo motivo sarebbe stato opportuno far giocare qualche minuto Maioli, che ancora una volta si è ritrovato seduto per 40’minuti sulla panchina. Tanta voglia di giocare e tanta sofferenza per non poter aiutare i compagni. Eppure ci si aspettava, dopo i colloqui chiarificatori della scorsa settimana con Boniciolli, che il reggiano potesse vedere di più il campo. Non è stato così. L’altro lungo, Bryan, ha giocato meno rispetto al solito catturando 7 rimbalzi, subendo però anche lui l’irruenza di Moiso, che in prospettiva potrebbe diventare un fattore dominante per la Fortitudo. Da rivedere la prova delle guardie biancoverdi. Curry ha messo a segno 23 punti, alcuni dei quali nel ‘garbage-time’. Anche l’americano ha imparato ad aggiustare le percentuali a fine gara. La sua partita è stata come al solito anonima nel primo tempo, quando forse ha sofferto troppo la marcatura di Digbeu e Mancinelli. In difesa si è preso delle pause, lasciando molto spazio al tiro degli esterni biancoblù. Il 3/12 al tiro da due la dice lunga, al quale va poi sommato il 3/10 di Darby. Il play americano questa volta è venuto meno. Dopo la buona prestazione offerta con Cantù, il ragazzo di Detroit non è riuscito ad entrare in partita. Sembrerebbe quasi che soffra le partite giocate fuori casa. Ieri, oltre alle pessime percentuali, hanno lasciato senza parole alcune scelte prive di logica. In particolare nel finale. Dopo i tre canestri messi di fila a segno da Mancinelli, Boniciolli ha chiamato time-out. Al rientro in campo Darby ha tentato dopo pochi secondi dall’inizio dell’azione un tiro da tre punti. Il risultato è stato vano. La palla non ha neanche scheggiato il ferro, ciò ha consentito alla Fortitudo di fare contropiede concluso con un canestro da tre. Il tutto ha fatto infuriare Boniciolli che lo avrebbe cambiato, se avesse avuto un altro play seduto in panchina. Lo staff tecnico a questo punto deve compiere un ulteriore sforzo economico. Serve assolutamente un esterno, come del resto ha dichiarato Boniciolli: “Serve qualcuno che completi il reparto dietro, che abbia punti nelle mani e possa dare minuti a Darby”. (di Giovanni La Rosa)