Avellino – Dopo il blocco del conferimento dei rifiuti solidi urbani prodotti dal Consorzio di Bacino Av2, da oggi la turnazione interessa l’Av1. Così come stabilito dal Commissariato per l’Emergenza Rifiuti in Campania, il provvedimento non è da considerarsi come una penalizzazione, ma Catenacci ed il suo staff tecnico lo hanno ritenuto necessario “…vista la proroga dello stato di emergenza nel settore dello smaltimento rifiuti della Campania e la chiusura, dal 6 giugno scorso dell’impianto di selezione di Tufino e successivamente di Giugliano”. Insomma, in attesa della riorganizzazione del programma di conferimento e di recuperare gli smaltimenti delle realtà territoriali a maggiore densità abitativa penalizzate proprio dalla chiusura dei due impianti campani, la turnazione slitta a data da stabilire – inizialmente era stato deciso il 27 giugno quale giorno ultimo del blocco -. Insomma da oggi la raccolta è stata assicurata dall’Avellino Servizi Ambientali ma i rifiuti, rispettando l’ordinanza, non sono stati conferiti al Cdr di Pianodardine. Intanto, sul fronte discariche nessuna notizia: gli ufitani proseguono nelle ‘ronde’ per vigilare contro la riapertura di Difesa Grande ad Ariano Irpino ma lo stato d’allerta resta anche a Savignano dove, ricordiamo, c’è Contrada Ischia individuata dall’Ente Provincia e dal Commissario Catenacci sito idoneo per foss e sovvalli. Due realtà che, a dire della popolazione irpina e dell’esponente della Cisl Michele Caso potrebbe esplodere da un momento all’altro: “Per Difesa Grande manca solo la decisione che sarà assunta di concerto dal Commissario per l’Emergenza Rifiuti e dalla Presidente di Palazzo Caracciolo. Per Savignano ormai il Consiglio di Stato ha detto la sua… il sito s’ha da farsi. Eppure nessuno vuole ammettere che si può uscire dall’emergenza rifiuti solo con la realizzazione di termovalorizzatori e con l’entrata a regime della raccolta differenziata”. In merito, anche Legambiente evidenzia l’importanza del sistema che prevede la separazione del secco dall’umido “…auspichiamo – spiega il presidente regionale Michele Buonomo – che i soldi previsti dall’ordinanza di Prodi siano spesi con oculatezza e criterio per far decollare seriamente la raccolta differenziata”. Inoltre, Caso sottolinea che fino ad oggi l’Irpinia è sempre stata ‘disponibile’ ad accogliere i rifiuti provenienti da fuori provincia ma ora è giunto il momento di trovare la soluzione definitiva.
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