Biomasse, Casalbore in prima fila in fatto di energie alternative

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Casalbore – Successo al convegno sulle biomasse, più di centocinquanta adesione da parte degli agricoltori. Ieri, a Casalbore, il convegno sulle filiere agro energetiche, organizzato da Energreen Casalbore Spa in vista della realizzazione della centrale a biomasse che verrà realizzata da MA&D Power Engineering Spa. Il convegno è stato aperto da Augusto Nidoli, Presidente di MA&D e consigliere delegato di Energreen, che ha ricordato la sua vicinanza non solo affettiva all’Irpinia, ripercorrendo le tappe della sua vita imprenditoriale e politica. “Non vi spaventate per il mio accento milanese – ha scherzato il Presidente – in realtà sono più meridionale di voi: sono nato ad Addis Abeba, in Etiopia”. Il Presidente ha poi ricordato che oggi l’Italia è costretta ad importare energia dall’estero, e che è pertanto auspicabile un miglioramento delle potenzialità produttive, soprattutto nel meridione. Successivamente Massimiliano Dal Corso, progettista MA&D, e Giuseppe Rossi, ricercatore dell’Università di Firenze, hanno spiegato al pubblico intervenuto le caratteristiche tecniche dell’impianto e della filiera agricola. L’impianto, come ha ricordato Dal Corso, non è in grado di bruciare rifiuti, perché è progettato per bruciare esclusivamente biomassa agricola e forestale. “Le emissioni prodotte dalla centrale, a pieno regime, in un giorno – ha sottolineato il progettista altoatesino – sono equivalenti a quelle di due-tre trattori agricoli in funzione”. Per quanto riguarda la filiera agricola, il dott. Giuseppe Rossi ha consigliato agli agricoltori locali, sulla base dei dati raccolti dall’Università di Firenze, la coltivazione di particolari varianti del pioppo e del sorgo. Ha poi preso la parola Giuseppe Solimine, Presidente della Comunità Montana dell’Ufita: dopo aver ricordato come il problema dell’energia meriti attenzione, il Presidente ha annunciato la firma di un protocollo d’intesa tra Comunità Montana e Energreen, per il conferimento della materia vegetale residuale proveniente dalla pulizia dei boschi. “Ripulire le nostre aree è importante perché ne possiamo trarre benefici anche a livello occupazionale, ora grazie all’accordo il materiale vegetale di scarto verrà riutilizzato per produrre energia” ha ricordato Solimine. È stata poi la volta di Angelo De Lillo, responsabile dell’Ufficio di zona di Ariano Irpino della Coldiretti. De Lillo ha ricordato il supporto dato da Coldiretti a Energreen durante la fase di studio preliminare, e ha rinnovato il supporto all’iniziativa. “La biomassa, a differenza di altre energie rinnovabili, ha il pregio di redistribuire i vantaggi economici sul territorio” ha osservato De Lillo, ricordando come il sorgo sia già una coltura tipica della zona. Alla fine del convegno, agli agricoltori presenti sono state distribuite schede di adesione alla filiera agro energetica, che sarà gestita da un consorzio: ben centocinquanta contadini hanno aderito, confermando la grande propensione del Comune di Casalbore per le energie alternative, una mentalità che viene da lontano, come testimoniano le pale eoliche che già da anni danno energia e vantaggi economici ai cittadini casalboresi. Era presente in sala Giuliano Noè, Amministratore Delegato di MA&D Power engineering Spa, accompagnato dal suo staff operativo.

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