Bilancio, gli strali di Gianluca Festa: “Amministrazione come la bomba di Hiroshima, la peggiore di sempre”

1
246

Conferenza stampa questa mattina a Palazzo di Città che ha anticipato i lavori in Assise comunale. All’ordine del giorno la messa in liquidazione dell’Istituzione Teatro ancora non messa al voto in quanto decaduto anzitempo il numero legale lo scorso venerdì. A tenere banco Gianluca Festa e Antonio Genovese, che hanno presentano due emendamenti al Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Gianluca Festa emendamento“Cerchiamo di completare l’intervento di Valle Ponticelli in zona Centro Storico e il lavatoio per dare dignità a quella zona – ha spiegato il leader di Davvero – L’emendamento ha già ricevuto parere positivo tecnico e contabile, auspichiamo, dunque, che i colleghi lo accolgano. In più c’è l’emergenza del completamento della rete fognaria, in quanto è previsto un incasso compreso tra il milione e mezzo/due milioni di euro da parte del Comune e riteniamo che questo deve essere una priorità”.

Quattro le criticità principali secondo Festa: “Contrada Bagnoli, che è priva delle fognature; Rione Aversa, dove ci sono degli interventi da fare in zona via Umberto Nobile; Picarelli, nella zona di Contrada Caselle dove ci sono 30-40 case prive di rete fognaria e infine Contrada Sant’Eustachio. A questi va sommata la ricostruzione del bocciodromo di Porta Puglia, in quanto la struttura presente a Parco Santo Spirito è stata smontata e rappresentava un luogo di socializzazione importante per la città”.

Il riferimento del gruppo davvero guarda anche alla situazione Teatro Gesualdo: “Il nostro è un voto contrario, scellerata la scelta della messa in liquidazione in quanto o paghiamo tramite debiti fuori bilancio o lo facciamo dopo è sempre la cassa comunale a fronteggiare la spesa. Non capisco come sia stato possibile non approvare il bilancio: si arriva allo scioglimento dell’Istituzione utilizzando una procedura quantomeno dubbia”.

E sul Previsionale: “Non voteremo il Bilancio, da quattro anni facciamo notare con forza che questa è la peggiore amministrazione della storia di Avellino, per noi sarebbe il caso di andare a casa. Ai colleghi che ci indicano i banchi dell’opposizione rispetto questa scelta, rispondiamo che probabilmente sono loro a sbagliare sia perché rischiano dal punto di vista penale e contabile (il consultivo del 2013 ne è la prova) sia perché quest’amministrazione ha l’intera città contro.

Riteniamo di rappresentare quel Pd sano che vorrebbe far finire quest’esperienza amministrative che assomiglia alla bomba di Hiroshima, che vorrebbe far termine la presenza di questo novello Paul Tibbets (l’aviatore che sganciò la bomba, ndr) e mandare tutti a casa. Purtroppo alcuni nostri colleghi sono troppo attaccati alle poltrone, noi nell’interesse della città ci mettiamo in discussione”.

Infine sull’imminente campagna elettorale, Festa chiosa: “Noi come il Pd di Marino a Roma: siamo diversi e non accettiamo diktat. Il leitmotiv della prossima campagna elettorale sarà la discontinuità da Foti. Non siamo riusciti a febbraio a salvare la città, ma rivendichiamo la nostra appartenenza e chiunque voterà il bilancio resterà fotiano a vita”.

di Renato Spiniello.

1 COMMENT

Comments are closed.