Primo allenamento per Travis Best con i suoi nuovi compagni dell’Air Avellino e con il suo vecchio maestro (e amico) Zare Markovski.
Il macedone e il ‘generale’, che insieme hanno vissuto importanti parentesi sportive in quel di Bologna, si sono ritrovati, questa volta sotto i colori biancoverdi della Scandone. Per sopperire all’assenza di Dickau, Zare non ha avuto dubbi e ha subito chiamato il suo ‘fidatissimo’ playmaker, tornato in America dalla sua famiglia vicino Boston. “Sono qui innanzitutto per l’amore verso la pallacanestro – queste le prime parole di Travis – e per rigiocarmi tutte le mie carte in Eurolega e in campionato. Inoltre, non potevo dire di no a Zare Markovski, uomo con il quale ho vissuto due splendide stagioni”. Best, che nel recente passato ha sfidato i lupi in più di una occasione, ricorda ancora Avellino come la squadra che, complice anche un suo infortunio a match in corso, gli ha ‘soffiato’ la Coppa Italia dalle mani proprio a casa sua, a Casalecchio di Reno. “Ricordo bene quella serata – ha commentato Best – io sul più bello fui costretto ad abbandonare la contesa. Era una partita delicatissima, giocata sul filo di lana. La Scandone già allora si dimostrò una grande squadra e oggi, malgrado cestisti come Green e Smith siano andati via, ha un roster che può competere ai massimi livelli senza alcun dubbio”. E un ruolo importante all’interno del team lo avrà sicuramente l’ex Indiana, già da ora leader designato. “Conosco le mie responsabilità e so quando prendermele – ha affermato Travis – la mia maggiore preoccupazione quest’anno sarà quella di far girare il team, di mandare in ritmo i miei compagni e di metterli nelle migliori condizioni per segnare. Ovviamente quando la partita sarà punto a punto e ci sarà bisogno di qualche canestro pesante sono pronto a far la mia parte, è in quei momenti che mi esalto”. Esperienza, carisma e tanta classe mancina nuovamente a disposizione di Markovski, il cui compito sarà ora quello di gestire al meglio la profondissima panchina. Intanto, Best rassicura su quelle che sono le sue condizioni fisiche.“Non posso dire bugie, certamente non sono nella stessa forma degli altri ragazzi, che a differenza mia sono stati in ritiro e hanno già disputato diversi incontri. Io ho giocato la Summer League con Atlanta, ma giusto per tenermi in forma. Per il resto ho preferito stare a casa con la mia famiglia, che non vedevo da molto, e di dedicarmi intensamente al lavoro individuale. Mi sono allenato molto duramente perché comunque mi aspettavo una nuova chiamata che, alla fine, è arrivata. E non vedo l’ora di cominciare con Markovski e con gli altri ragazzi”.
(Giuseppe Matarazzo)
Redazione Irpinia
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