Benevento – L’irpina Angela Caterina porta in scena “Io Pierrot”

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Sabato 14 Settembre alle 20.00, presso il Cortile del Conservatorio di Musica di Benevento, il Conservatorio di Musica “N. Sala” di Benevento in collaborazione con il Teatro d’Europa di Cesinali presenta lo spettacolo “IO PIERROT” di e con ANGELA CATERINA. “IO PIERROT” è uno spettacolo a “più voci” con orchestra, musiche di RENATO GAUDIELLO, regia di MARIA LETIZIA MIRANDA.
Lo spettacolo “Io Pierrot”, scritto e interpretato da Angela Caterina, attrice di punta del Teatro d’Europa, ripercorre il dramma esistenziale di Pierrot maschera inquieta e malinconica. “Il personaggio di Pierrot, come attesta tra lirica e prosa il poemetto di Angela Caterina, sopravvive alla sua stagione storica teatrale per apparire e agire, con continuità, nella cultura contemporanea: protagonista nella poesia, nella musica, nelle arti figurative.” Angela Caterina da un testo letterario ha tratto una sceneggiatura per il teatro riponendo in un Pierrot nient’affatto melenso e ingenuo, la propria anima poetica e dialogante, con impegno e intelligenza creativa. Pierrot è una icona che resiste al tempo perché dimora in quel limbo ove tutto perdura senza perdere smalto, senza subire disinteresse o vedere distaccato il fascino, perché fa la sua apparizione nei luoghi dell’anima, dimora anzi nella non-luoghità delle emozioni manifeste o sospese nell’inconscio. Una maschera quella di Pierrot che contempla in sé tutti i lampi dell’immaginario, che sa raffigurare, tra effetto estetico e simbolismo, l’ambiguità e l’inquietudine, la delicatezza e la malinconia, l’empito risonante e il suo silenzioso riserbo, l’armonia e il fluire degli inevitabili assedi, la curiosità e la riflessione, la danza e l’avvitamento repentino nell’immobilità, la sensualità ed il pudore, la passione e l’ingenuità, il pianto del feto e la lenta goccia salina che anticipa inesorabile il trapasso. Il personaggio da lei interpretato vive di ricordi: il respiro, l’incresparsi del naso, il guizzo del sopracciglio, l’arco delle candide mani, la caratteristica lacrima dipinta, eppure autentica, liquida, sono creazioni di memorie; e così l’amore dolcissimo e trepido, la commozione per le cose della natura, l’accoratezza nei confronti del prossimo fragile, misero, ramingo, il rispetto per l’essere ed il divenire, l’audace andare ed il fiducioso ricominciare, tutto di fronte all’invincibile scansione del destino. Una maschera, quella di Pierrot, che contempla in sé tutti i lampi dell’immaginario.
La collaborazione con il Conservatorio di Musica “N. Sala” di Benevento è, per le intenzioni teatrali della Caterina, sicuramente un valore aggiunto nella prospettiva di una profonda sinergia tra parola e suoni, tra gesto e armonia, tra silenzi e le musiche originali che il M.° Renato Gaudiello ha composto per rivestire questo Pierrot di sfumature ora nostalgiche ora diafane, lontane comunque dalla retorica bozzettistica della maschera francese. Una sinergia si diceva, tra poesia, teatro e musica degnamente esaltata dalla regia fine e arguta di Maria Letizia Miranda.
Uno spettacolo da vedere e da ascoltare più che da raccontare.

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