Dopo la sconfitta con Bologna, Avellino torna al successo al Pala Del Mauro mettendo ko Teramo al termine di una gara spettacolare e dai due volti. Ad un primo tempo interamente di marca abruzzese è seguita infatti una seconda parte di match dall’approccio diametralmente opposto. Nella serata in cui Nelson mette a referto la sua ennesima prova incolore e Troutman non si esprime sui suoi abituali standard (a causa dei problemi di falli), arrivano le prestazioni “monstre” di Akyol, ma in particolar modo di Cortese. Anche se il turco è stato l’uomo in più nei momenti caldi del terzo periodo, i 20 punti finali del giovane ferrarese balzano all’occhio per il modo in cui sono maturati. Migliore prestazione dell’anno ed un 5 su 5 nelle triple che ha esaltato la serata sì del pacchetto esterni di Pancotto. Confermate le sensazioni positive degli ultimi sette giorni che alla fine hanno portato all’high stagionale per punti segnati (102), merito delle ottime percentuali dall’arco (47,8%). Nel mezzo, gli ultimi due periodi di Brown, mvp silenzioso che alla fine ha chiuso con 16 assist (record assoluto stagionale) e 35 di valutazione, nonostante l’arcigna difesa di Jones che, per lunghi tratti, lo ha tenuto fuori dalla contesa. Gloria anche per Szewczyk, anch’egli autore della sua miglior partita da quando veste la canotta dell’Air sia per punti (18), che valutazione (29). LA GARA– Parte nel migliore dei modi la Teramo di Capobianco grazie all’ottimo approccio di Amoroso. Il lungo colpisce a più riprese dalla distanza, così come Diener, gravato però di due falli già al 5°. Su sponda Air, l’attacco non è quello fluido e corale dei giorni migliori e, con Troutman in panca gravato di due penalità, il gap va gradatamente aumentando (19-24 al 10’). Young è out per infortunio ed arriva la prevedibile mossa di Lulli nello spot di 4. L’impatto del capitano non è esaltante e due piccole sciocchezze del veterano biancorosso consentono ad Avellino di rifarsi sotto. La mini rimonta dei padroni di casa arriva però grazie al protagonista che non ti aspetti. Cortese è il più presente sul pezzo e, dopo poco più di due minuti dal suo ingresso sul parquet, è già in doppia cifra. Dall’altra parte, Diener continua a crivellare la retina della Scandone ristabilendo le distanze (51-41 al 20’). Alla ripresa dei giochi la musica cambia: Avellino rientra dagli spogliatoi con ben altro piglio e risale rapidamente la china grazie alle triple di Akyol ed ai primi punti dal campo di Troutman. In chiusura di tempo, Teramo completa il suicidio (64-59 al 28), salvo poi limitare i danni all’ultimo intervallo (67-65 al 30’). Se da una parte Teramo non trova una costante alternativa a Diener in fase realizzativa, dall’altra, l’Air confeziona un parziale di 17 a 6 mandando a referto tutti gli uomini del quintetto (84-73 al 36’). La resistenza dei teramani si estingue definitivamente a due giri di lancette dal termine quando Szewczyk e Cortese chiudono virtualmente la contesa rispondendo al secco parziale di Hoover (finale 102-90). (di M. Roca)
AIR AVELLINO – TERCAS TERAMO: 102-90
Air Avellino: Troutman 12, Dylewicz 6, Casoli n.e., Lauwers 6, Brown 17, Cortese 20, Iannicelli n.e., Napodano n.e., Porta 2, Nelson 2, Szewczyk 18, Akyol 19. Coach: Pancotto
Tercas Teramo:Hoover 11, Valentino n.e., Jones 15, Poeta 6, Amoroso 17, Marino 2, Lulli 6, Cerella n.e., Diener 21, Polonara n.e., Stanescu 2, Jurak 10. Coach: Capobianco
Parziali: (19-24); (41-51); (67-65)
Arbitri: D’Este, Mattioli, Lanzarini
Note:
AIR: t2 23/40 (57,5%), t3 11/23 (47,8%), tl 23/29 (79,3%), rimbalzi 36 (Szewczyk 7), perse 13 (Dylewicz 4), recuperate 15 (Brown 4), assist 25 (Brown 16), valutazione 133 (Brown 35)
TERCAS:: t2 22/34 (64,7%), t3 8/23 (34,8%), tl 22/28 (78,6%), rimbalzi 25 (Amoroso 5), perse 15 (Jones 3), recuperate 14 (Jones 5), assist 14 (Poeta 5), valutazione 92 (Amoroso 19)