Basket – Nessun miracolo a Milano. L’Air si arrende all’Armani

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Avellino cade a Milano e scivola all’ottavo posto in virtù del successo di Roma al Pala Scapriano di Teramo. Match giocato alla pari per lunghi tratti, al cospetto di un avversario dal maggior tasso tecnico, ma comunque privo di un elemento chiave come Finley e senza il deludente Acker nelle rotazioni degli esterni. L’Armani conserva la sua fama di squadra molto ostica tra le mura amiche (solo due sconfitte con Siena e Caserta), mentre per l’Air arriva la nona sconfitta consecutiva lontano dal Pala Del Mauro. Se l’ennesima prestazione incolore di Nelson, (solo 2 punti e nessun canestro dal campo in 28 minuti di impiego) non fa notizia, bisogna invece registrare il nuovo brusco calo delle percentuali al tiro pesante. Complice l’attenta difesa predisposta da coach Bucchi, l’assenza di Porta e la conseguente serata no di Brown dopo la grande prova contro Teramo, l’Air ha fatto registrare un deludente 6 su 22 dal perimetro che ha finito per essere uno degli indicatori di vittoria milanese. Nuovi segnali positivi da Cortese (10 punti e 2 su 4 nelle triple), per il quale si va sempre più delineando un concreto futuro in canotta biancoverde.
LA GARA – Pancotto lancia Lauwers in quintetto e lascia, almeno inizialmente, Nelson in panca. Su sponda Milano, Bucchi si affida subito al suo quintetto migliore, eccezion fatta per Petravicius, ancora non al top della condizione. Tanti errori e poco spettacolo, questo in sintesi il refrain delle primissime battute di gioco: dopo i primi cinque giri di lancette Air ed Armani tirano poco e male equivalendosi in quasi tutte le voci statistiche (7-7 al 5’). I padroni di casa, senza strafare, piazzano un break di 8-0 (15-8 al 8’), ma nel finale di tempo di rilassano. La mini rimonta irpina si completa a metà del secondo periodo e, così come accaduto contro Teramo, arriva con Cortese sul parquet. Determinante anche l’impatto di Dylewicz: il duo confeziona 12 punti in un amen e contribuisce in maniera sostanziale al sorpasso del minuto numero 14 (23-25). Con un Brown a mezzo servizio (4 palle perse nei primi 4 minuti e 9 alla fine) le scarpette rosse riescono però nuovamente a mettere il naso avanti. Senza il prezioso contributo in termini di punti ed assist del folletto biancoverde si fa molto dura per la Scandone che, prima dell’intervallo lungo, incassa un pesante parziale di 11 a 4 (36-31 al 20’). Non va meglio ad inizio ripresa perché Mordente prova subito a chiudere la contesa 43-33 al 23’, ma ancora una volta Milano non approfitta del momento no di Avellino e subisce il prepotente ritorno firmato da Akyol e Brown (45-41 al 26’). Le folate del turco sembrano poter regalare nuova linfa ai suoi che però non riescono complessivamente a trovare una buona continuità offensiva. La difesa premia Milano ed al 30’ il gap va oltre la doppia cifra (55-44 al 30’). Nell’ultima frazione l’inerzia non prende mai la strada di Avellino ed il vantaggio resta pressoché immutato (74-63 alla fine). (di M.Roca)

ARMANI MILANO – AIR AVELLINO 74-63
MILANO: Mancinelli 4, Hall 3, Maciulis 11, Mordente 15, Bulleri 16, Rocca 5, Ianes n.e., Petravicius 9, Colnago n.e., Viggiano 6, Becirovic 5. Coach: Bucchi
AVELLINO: Troutman 10, Dylewicz 9, Casoli n.e., Lauwers 1, Brown 9, Cortese 10, Iannicelli n.e., Napodano n.e., Porta n.e., Nelson 2, Szewczyk 9, Akyol 13. Coach: Pancotto.

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