Non si poteva chiedere di più a questa Scandone che ha emozionato non solo il popolo avellinese ma l’Italia intera, giocando alla pari con la forte corazzata Milano a cui va il merito di essere arrivata a giocare l’importante finale con molte più energie fisiche e con una maggiore freschezza mentale.
Il sogno non si è avverato ma nella vita non si vive solo di sogni anzi la realtà che viene fuori da questa tre giorni di Final Eight lascia ben sperare tutti i tifosi del grande basket avellinese che hanno dato l’ennesima prova di attaccamento alla beneamata macinando centinaia e centinaia di chilometri per incoraggiare i propri beniamini.
La Sidigas ha superato a pieni voti l’esame Final Eight ed è ufficialmente una nuova grande del campionato di basket.
Merito a Sacripanti per aver creduto in questa squadra: i suoi uomini ora sono maturi, consapevoli delle loro forze e hanno metabolizzato a pieno tutti i meccanismi di gioco che andranno sicuramente perfezionati e rivisti in vista dello sprint finale di campionato.
La tre giorni milanese ha rafforzato il legame tra la Scandone ed i propri tifosi: l’esodo biancoverde è testimonianza di come Green e CO. con il loro attaccamento alla gloriosa casacca avellinese, si sono guadagnati l’affetto smisurato del proprio pubblicato e questo non succedeva dal lontano 2008.
I supporters avellinesi possono ritenersi soddisfatti e gioire comunque; infatti, la Sidigas, per aver disputato la finale di Coppa Italia, si è guadagnata l’accesso alla prossima Super Coppa di Lega grazie al nuovo regolamento che prevede che ad affrontarsi siamo le finaliste della lotta scudetto e quelle che hanno disputato la finalissima della Final Eight di Coppa Italia.
Tutti in piedi per questa Scandone: ora bisogna far tesoro di questa fantastica esperienza e proiettarsi subito nella lotta play off che vede la Sidigas ricoprire attualmente la quarta posizione della graduatoria.
Domenica gli uomini di Sacripanti faranno visita ai campioni d’Italia di Sassari; certo non è il modo migliore per riprendere la corsa però per questa squadra nulla è impossibile.
Una buona dose di terapie e il lavoro mentale di Coach Sacripanti faranno sì che alla ripresa dei giochi ritroveremo quella squadra che tanto ha fatto brillare gli occhi ai tifosi irpini.
Carlo Maria Imparato