AVELLA – Si presenta questa sera l’ultimo volume pubblicato dalla casa editrice ABE Napoli. E’ un tuffo nel 1700 con tutti i nomi degli abitanti, i mestieri, le strade, le chiese e i preti di un pezzo del feudo di Avella, che era Baiano, divenuto comune indipendente. Il testo, ‘Gli statuti di Avella e Baiano’, unitamente alla seconda edizione del catasto onciario di “Baiano di Avella nel 1763” saranno oggetto di discussione dell’editore Bascetta, che farà un cenno alle sue ultime scoperte su “Baiano e Avella di Nola, Bella e Vaiano di Stabia”, aprendo nuovi scenari sulla potenza antica di ‘Abella-in-atium’. Ma non mancheranno altre autorevoli voci, come i professori Giuseppe Buonfiglio, Nicola Montanile, Carmine Montella, tutti ospiti di Antonio Larizza, presidente della Fondazione Avella Città d’Arte che ha organizzato l’evento per questa sera alle 17,30 presso il Palazzo Ducale di Avella. “Questo nuovo libro edito da ABE raccoglie scritti di Alaia, Bascetta e Cuttrera. È uno studio che mette in luce i cognomi del Baianese e di Avella, focalizzando l’attenzione anche sulle chiese della zona, da S. Marco di Vaiano di Stabia, gemella di Baiano affrontata da Cuttrera, a S. Filippo e Giacomo, e S. Stefano, affrontate da Bascetta. Interessante il lavoro di Alaia sulla collegiata di Avella che focalizza l’attenzione del lettore su buona parte delle pagine tutte dedicate agli Statuti di San Giovanni Battista dei Fustiganti. In esse si pone l’accento su questa collegiata e sulla figura di alcuni vescovi avellani ad essa legati, nonché di papa Paolo IV, il papa più terribile della storia, che ne confermò l’istituzione. Le sante visite apostoliche, gli statuti e una ricca appendice sulle trattorie e i punti di ristoro lungo la via delle Puglie per raggiungere i santuari, completano questo affascinante viaggio. Il volume si chiude su nuovi documenti rinvenuti presso l’archivio di Caserta sulle chiese di Mugnano e sulle dichiarazioni dei redditi dei baianesi. È un nuovo numero della collana sui catasti onciari del Regno di Sicilia, o meglio del Regno di Napoli. Stavolta tocca all’estratto del catasto onciario di Baiano, ex Casale di Avella, in territorio diocesano di Nola di Terra di Lavoro, oggi provincia di Avellino. È un libro con i nomi delle chiese e degli abitanti. Tantissime famiglie da cui è possibile estrarre un minimo di albero genealogico settecentesco con i Vetrano, i d’Anna, i Foglia, i di Lucia, Ippolito, Pecchia, dello Litto, Schettino, Sandullo, Trascia, Niola, Rega, Monicella, Vasta, Bianco, Iuliano, d’Andrea, Starace, Masuccio, Peluso, Tedeschi, Meglio, Serio, Guattariello, Scardino, Buono, Sanseverino, Napolitano, Bocciero, Guerriero e tanti altri di Baiano centro, di Crispino, delle Starze, Aiella, Piazza, Giardino, Nocelleto, Cappella e Congrega del SS. Corpo di Cristo nella Chiesa di S. Croce, Romitorio di Gesù e Maria. Molti i riferimenti anche ai paesi vicini e relativi abitanti forestieri di Avella, Mugnano, Quadrelle, Cardinale e le chiese omonime di S. Marco a Vaiano di Stabia e Vallo di Lauro di Nola il cui perimetro amministrativo, come spesso si dimentica, giungeva a comprendere proprio il territorio stabiano dalla parte di Pompei e Torre Annunziata”.
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